Covid, anche i medici e gli infermieri ospedalieri contrari allo stop delle mascherine: «È un rischio da non correre»

Il monito di Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri: «La vera emergenza è la campagna vaccinale: bisogna incrementarla»

Dopo la presa di posizione del presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, anche Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao Assomed (il principale sindacato dei medici ospedalieri, ndr) invita alla cautela sul Coronavirus, e a non abbandonare in tronco l’uso delle mascherine Ffp2 soprattutto negli ospedali e nelle Rsa. «L’epidemia da Covid-19 non è finita, anche se al momento la pressione ospedaliera è sotto controllo. Per questo, abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l’obbligo delle mascherine negli ospedali sarebbe un rischio che non possiamo correre, anche perché proprio negli ospedali ci sono i soggetti più fragili e più a rischio», ha spiegato Di Silverio. E il segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri lancia invece un richiamo: «Non vorremmo rischiare di tornare potenziali untori seppur inconsapevoli. La vera emergenza è la campagna vaccinale: bisogna incrementarla». E anche Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato degli infermieri Nursind, è della stessa idea del presidente dell’Ordine dei Medici Anelli e del segretario di Anaao. «La mascherina è uno dei presidi principali e fondamentali per contrastare la diffusione del virus Sars-CoV-2, ovviamente insieme alla vaccinazione», ha dichiarato Bottega. «Penso che possano essere eliminate le restrizioni per i medici non vaccinati e rispetto anche a una revisione della quarantena, però – precisa il segretario di Nusind – le mascherine e le vaccinazioni hanno un ruolo cruciale e siamo contrari fermamente a eliminare l’obbligo di mascherine negli ospedale e Rsa». E il segretario di Nursind conclude: «Come infermieri daremo indicazioni a continuare a usare le mascherine negli ospedali».


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