Usa, un senatore accusa Musk per l’ account parodia su Twitter. La risposta dell’imprenditore diventa un caso politico

Il Washington Post aveva creato un account fake del dem Edward Markey per mostrare i pericoli di mettere il verificato a pagamento su Twitter

Il senatore del Massachussetts, negli Stati Uniti, Edward Markey ha sollecitato Elon Musk perché un giornalista del Washington Post ha creato un account fake che lo impersonava, con tanto di spunta blu pagata 8 dollari. «Twitter deve spiegare come è successo e come evitare che accada di nuovo», scrive il senatore l’11 novembre. E oggi 13 novembre, arriva la risposta di Musk dai toni ironici. «Forse è perché il tuo vero account suona come una parodia?», gli risponde. Poi in un secondo tweet aggiunge: «Perché nella tua foto profilo hai una mascherina?». Il senatore dem, nella lettera inviata a Musk, denunciava: «Misure di sicurezza come il segno della spunta blu una volta consentivano agli utenti di essere consumatori critici di notizie, ma la tua acquisizione di Twitter, l’imposizione rapida e casuale di modifiche della piattaforma e la rimozione della salvaguardia contro la disinformazione hanno accelerato la discesa di Twitter in una natura selvaggia». Il ceo di Twitter non è nuovo a risposte di questo genere. Inoltre, il giorno prima delle elezioni americane di Midterm invitò gli elettori a votare per i repubblicani. «Agli elettori indipendenti: Il potere condiviso frena i peggiori eccessi di entrambi i partiti, quindi consiglio di votare per un Congresso repubblicano, dato che la Presidenza è democratica», aveva scritto sul suo profilo Twitter. Endorsement che ha acceso non poche polemiche tra gli utenti, soprattutto in virtù della neutralità del social che tanto aveva auspicato Musk.


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