Corea del Nord, Kim Jong-un dopo il lancio del missile: «Risponderemo alle minacce con armi nucleari»

In mattinata Pyongyang ha lanciato un razzo a lungo raggio che, secondo Tokyo, avrebbe potuto colpire in qualsiasi punto gli Stati Uniti

Non abbassa i toni il leader di Pyongyang, anzi passa alle minacce dopo il lancio del missile a lungo raggio che sarebbe stato in grado di colpire anche gli Stati Uniti. «Reagiremo risolutamente alle armi nucleari, e allo scontro totale, con uno scontro a tutto campo», ha detto Kim Jong-un all’agenzia di stampa statale Kcna, come riportato dall’Ansa. Il ministro della Difesa giapponese, in giornata, ha condiviso gli esiti dell’analisi sul missile lanciato dalla Nord Corea, finito a circa 210 chilometri a ovest di Hokkaido. «Il missile balistico intercontinentale Icbm era in grado di raggiungere e colpire qualsiasi parte degli Stati Uniti», assicura Tokyo, «il razzo questa volta avrebbe potuto avere una portata di 15mila chilometri, a seconda del peso della sua testata, e ciò significa che la terraferma degli Stati Uniti era nel suo raggio d’azione». Pyongyang sta sviluppando un nuovo tipo di missile a lungo raggio, noto come l’Hwasong-17 e soprannominato «il mostro». Quello lanciato venerdì 18 novembre ha volato per 69 minuti e ha raggiunto un’altitudine di 6.100 chilometri, viaggiando per mille chilometri a causa della «traiettoria rialzata» seguita per avere una parabola acuta. Secondo gli esperti, si tratta di un messaggio agli Stati Uniti e agli altri leader mondiali, riuniti al G20 e prima ancora al vertice Asean. In queste due occasioni, Biden ha rimarcato la sua alleanza con Tokyo e Seul, e la volontà di utilizzare tutta la gamma delle sue capacità militari, sia nucleari sia convenzionali, per difendere i suoi alleati.


Foto di copertina: ANSA/KCNA


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