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Tutto quello che sappiamo sulla tragedia di Casamicciola: cause, danni, bilancio dispersi e voci dal disastro – Foto e video

26 Novembre 2022 - 16:27 Ygnazia Cigna
La mattina di sabato 26 novembre, Ischia si è svegliata sotto l'acqua e il fango: ecco cosa sappiamo finora

All’alba della mattina di sabato 26 novembre, a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia, una frana partita dall’apice del monte Epomeo a un’altezza di circa 780 metri ha raggiunto il lungomare travolgendo auto, persone e strade. Scendendo giù, il fango ha cancellato parte della vegetazione e bloccato ai soccorsi la possibilità di raggiungere decine di famiglie. In queste ore, la prefettura e la Regione hanno predisposto l’evacuazione di 200 persone. Al momento, risulta accertata una vittima. Si tratta di una donna proveniente da un Paese dell’Est, sposatasi sull’isola con un cittadino del luogo. Il suo corpo è stato individuato e recuperato in piazza Maio, una tra le prime aree battute dai soccorritori, dove sarebbe stata travolta dal fango. Oltre al decesso, il prefetto di Napoli ha fornito un aggiornamento parlando di «11 persone disperse e 13 feriti di cui uno più grave». Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato che la Regione ritiene necessario chiedere lo stato di emergenza per l’isola e i territori colpiti. Intanto, il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, ha chiesto alla popolazione di non uscire di casa.

Il bilancio dei dispersi e i danni all’isola

I dispersi, secondo gli ultimi dati accertati dalla Prefettura, sono 11. Tra questi ci sono una 25enne e una famiglia composta da un marito, una moglie e un neonato. Sono 20-30 i nuclei familiari ancora isolati. «Con i soccorsi stiamo provando a portarli giù, per loro sono già disposti alloggi. Molte persone invece sono uscite dalle abitazioni perché sono a rischio crollo», ha spiegato il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale. La circolazione è bloccata per molte strade. Diversi autobus, minibus e macchine parcheggiati sono finiti in mare. Sul posto sono arrivati anche i sommozzatori per individuare l’eventuale presenza di veicoli in acqua. La cittadinanza, intanto, si sta mobilitando: albergatori e ristoratori del posto hanno dato disponibilità ad offrire accoglienza e pasti per gli sfollati e i soccorritori. Nella sede provvisoria del Comune, nel frattempo, è stato aperto il centro operativo comunale con il compito di gestire l’emergenza sfollati. Continua la ricerca di strutture pubbliche, quali scuole e palestre, dove poter accogliere le persone rimaste fuori casa.

ANSA/ Ciro Fusco | Casamicciola, 26 novembre 2022
ANSA/ Ciro Fusco | Casamicciola, 26 novembre 2022
ANSA/ Ciro Fusco | Casamicciola, 26 novembre 2022

Le cause: crisi climatica e scarsa manutenzione

Dietro la frana di Ischia non c’è solo il maltempo. Gli esperti e i politici intervenuti fino ad ora concordano sul fatto che a procurare questo tipo di eventi è innanzitutto la poca cura del territorio. «Crisi climatica, mancanza di manutenzione e cura del territorio e dissesto idrogeologico sono le cause di questa tragedia», ha dichiarato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra e presidente del gruppo Misto del Senato, Peppe De Cristofaro. Della stessa linea anche il geologo Mario Tozzi, secondo il quale la tendenza è quella di fare manutenzione «in primavera o in autunno» nell’ottica della priorità al profitto, quando invece andrebbe fatta tutto l’anno.

«L’Italia continua ad essere impreparata»

A fargli da eco è il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro di Vito, il quale ritiene sia mancata un’efficace prevenzione e che per questo «il rischio di nuove frane nell’imminente è concreto». A questa prospettiva si unisce anche Legambiente che in una nota dichiara: «Una cosa ci insegna la pioggia e il fango caduti sull’Isola: il clima sta cambiando, eppure l’Italia continua ad essere impreparata con amministratori e cittadini lasciati spesso soli a fronteggiare impatti di questa dimensione dovuti in primis ai cambiamenti climatici, che amplificano gli effetti di frane e alluvioni e che stanno causando danni al territorio e alle città mettendo in pericolo la popolazione».

Il racconto degli abitanti

«È stata una questione di un secondo. Mio figlio gridava “mamma scappa“. Poi non si è capito più nulla», ha raccontato Irina, una donna ucraina che vive a Casamicciola da circa venti anni e che abita in via via quarta traversa San Felice. La sua abitazione è stata sommersa. I soccorritori hanno tentato di scavare nel fango che copre la struttura, ma l’arredamento è inutilizzabile. «Abbiamo sentito un rumore come il terremoto. Questione di secondi», aggiunge in lacrime la donna. «Verso mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo. Dalle tre abbiamo iniziato a sentire dei boati. È venuta giù la prima frana, poi un’altra verso le 5», ha raccontato Lisa Mocciaro, illustratrice di libri per bambini, intrappolata in casa al terzo piano di casa sua. Il primo piano dell’edificio è stato invaso dal fango. Gli altri abitanti del palazzo hanno trovato riparo nella sua casa.

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