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Il ritorno di Borat: ai premi Kennedy scambia Biden per Trump e sfotte Kanye West: «Troppo antisemita anche per il Kazakistan»

06 Dicembre 2022 - 09:34 Redazione
«Dove sei Trump? Il tuo glorioso panzone è sparito», ha scherzato il personaggio dell'attore ebreo Sacha Baron Cohen davanti all'attuale presidente Usa

Borat è tornato. Baffo folto e aria trasognata il personaggio del bravo attore comico inglese Sacha Baron Cohen ha rubato la scena durante la serata di gala dei Premi Kennedy davanti al presidente Joe Biden in persona. Di fronte alle ultime dichiarazioni del cantante americano Kanye West, «Hitler mi piace, amo il nazismo», il giornalista kazako inventato da Cohen non ha potuto resistere, senza dimenticare la sua preda preferita, «Dove sei Trump?», ha chiesto guardando Biden con l’aria confusa. Con il tycoon, ex presidente Usa, il buon Cohen ha avuto a che fare nel 2003, quando con il suo alias Ali G, finto gangster che metteva in imbarazzo i personaggi più disparati, tentò di vendere all’imprenditore newyorchese un guanto con cui mangiare il gelato, senza successo. «Non lo trovo divertente, per me è un verme», tuonò allora Trump. Ora davanti a Joe Biden, il kazako Borat è tornato a cercare il suo vecchio amico: «Dove sei mister Trump? Io so che il presidente è qui», ha detto guardandosi attorno, «Non stai benissimo. Il tuo glorioso panzone è sparito, la tua pelle color arancio si è impallidita. Ma vedo che hai una nuova moglie. Wow! È molto erotica». Tra le risate dell’attuale presidente Usa e della first lady Jill, Borat ha poi chiesto «se Vladimir Putin o l’agente nervino» ne sapessero qualcosa.

«Kanye West troppo antisemita anche per il Kazakistan»

L’attore di origine ebrea non ha potuto farsi scappare le frasi antisemite pronunciate in tv pochi giorni fa dal rapper Kanye West. «Prima di andare avanti, dirò che sono molto turbato dall’antisemitismo negli Stati Uniti. Non è giusto. Il Kazakistan è la nazione n. 1 che schiaccia gli ebrei. Smettetela di rubare il nostro hobby. Fermate il furto! Fermate il furto! Kanye, ha provato a trasferirsi in Kazakistan e ha persino cambiato il suo nome in Kazakhstanye West. Ma noi abbiamo detto: no, lui è troppo antisemita anche per noi». Nelle ultime settimane l’ex marito di Kim Kardashian è stato al centro di non poche polemiche per via dei suoi elogi a Hitler pronunciati durante un’intervista al talk show Infowars di Alex Jones, provocando la reazione anche dello stesso presidente Usa: «L’Olocausto è avvenuto. Hitler era una figura demoniaca. E invece di dargli una piattaforma, i nostri leader politici dovrebbero richiamare l’attenzione e rifiutare l’antisemitismo ovunque si nasconda. Il silenzio è complicità», ha detto Biden sui social.

Sul palco del Center Kennedy Honors, l’attore ha scelto di portare la questione come solo lui sa fare, scegliendo la voce dell’amato Borat, protagonista del film di successo che nel 2006 portò il giornalista kazako immaginario ad essere uno dei personaggi più amati degli Stati Uniti. A conclusione dello show poi anche la parodia del brano degli U2, trasformato da With or without you in With or without jews, “Con o senza gli ebrei“. La 45ª edizione dei Kennedy Center Honors, il più alto riconoscimento americano alle personalità che hanno dato lustro alle arti e alla cultura, è poi andato avanti con i premiati: oltre agli U2, premiati l’attore e regista George Clooney, la cantautrice Amy Grant, la cantante Gladys Knight e la compositrice Tania Leon.

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