Corruzione al Tar, l’inchiesta si allarga: 18 indagati, nel mirino i soldi del Pnrr

Le nomine a commissario per il Recovery Plan tra gli obiettivi dell’avvocato Tedeschini secondo l’accusa

Oggi l’avvocato Federico Tedeschini si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia. Il legale si trova agli arresti domiciliari per il caso della corruzione al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. E molto probabilmente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Le accuse nei confronti suoi e del giudice Silvestro Maria Russo sono di corruzione in atti giudiziari e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Russo avrebbe chiesto proprio a Tedeschini un aiuto per diventare presidente di sezione. Mentre un altro filone d’indagine riguarda lo scambio di consulenze e favori tra Tedeschini, il commissario Gaia Checchicci e il suo compagno (e legale) Pierfrancesco Sicco. Oltre a Gianmaria Covino. Ma intanto l’inchiesta si allarga: secondo il Messaggero gli indagati sono almeno 18.


I soldi del Pnrr

Dagli atti, racconta il quotidiano romano, emerge che Tedeschini puntasse ai ministeri. Con l’obiettivo di avere una nomina a commissario che gestisce i fondi del Pnrr. Anche a costo di usare amici ignari. Si legge in un’informativa: «A partire dal 4 novembre (2021) sono state intercettate alcune conversazioni telefoniche in cui Tedeschini si prodiga per fissare un appuntamento con la dottoressa Quadri, coniuge del suo amico avvocato dello Stato Maurizio Greco (non indagati ndr)». Francesca Quadri, consigliere di Stato, era il capo di Gabinetto dell’allora ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. Per il gip Roberta Conforti le conversazioni intercettate nelle indagini sono «l’ennesima conferma di come Tedeschini rappresenti un centro di riferimento e di potere nella Capitale per accedere a raccomandazioni politico-istituzionali; in tal modo Tedeschini acquisisce ulteriore potere e credito presso centri di interesse da ‘monetizzare’ al momento opportuno con richieste di favori per sé, per i suoi clienti o persone a lui vicine».


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