Ai mondiali di scacchi senza velo, la campionessa iraniana in fuga da Teheran: «Cerca rifugio in Spagna»

Anche un’altra scacchista di Teheran aveva gareggiato senza hijab: Atousa Pourkashiyan

Sara Khadim al-Sharia, la campionessa di scacchi iraniana che ha partecipato ai mondiali 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab, intende trasferirsi in Spagna. È quanto confermano due fonti vicine alla giovane a El Pais, senza precisare in quale città. Non si sa ancora se al-Sharia abbia già ottenuto un un permesso di soggiorno spagnolo o se abbia chiesto o intenda chiedere asilo politico. Attualmente, è la giocatrice di scacchi iraniana più affermata. È riuscita a guadagnarsi il grado di gran maestra femminile e ha vinto inoltre il titolo di maestra internazionale di scacchi all’84mo Congresso mondiale, all’età di 18 anni. Oltre a lei, la cui vicenda avvenuta lo scorso 27 dicembre è diventata nota, anche un’altra scacchista iraniana ha partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo. Si tratta di Atousa Pourkashiyan che ha gareggiato a volto scoperto.


L’hijab al centro delle proteste degli ultimi mesi

L’hijab, che è obbligatorio secondo il rigido codice di abbigliamento islamico dell’Iran, è diventato il centro delle proteste contro il governo iraniano. In particolare, a seguito dell’uccisione di Mahsa Amini, la 22enne morta sotto custodia della polizia morale dopo essere stata fermata proprio perché non indossava correttamente il velo. Da quel giorno, il 16settembre, il Paese ha iniziato la rivolta. Il gesto di protesta delle due scacchiste si unisce, infatti, a quelli di tanti altri giovani e non che si stanno ribellando ai dettami del regime di Teheran. Solo pochi giorni fa un 38enne iraniano, Mohammad Moradi, si è suicidato lasciando un messaggio: «Ho deciso di suicidarmi perché è diventata una sfida dimostrare che noi, popolo iraniano, siamo molto stanchi di questa situazione».


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