Il Gip di Venezia: indagate la pm del caso Gambirasio per depistaggio

L’accusa a Letizia Ruggeri dopo una denuncia-querela di Massimo Bossetti

Letizia Ruggeri, il pm di Bergamo che ha lavorato sul caso di Yara Gambirasio, deve essere indagata per depistaggio. Lo ha deciso, fa sapere l’AdnKronos, il giudice per le indagini preliminari di Venezia Alberto Scaramuzza, che ha puntato il dito sulla presuntamente non corretta conservazione dei 54 campioni di Dna rinvenuti sul corpo della 13enne di Brembate. E che la difesa di Massimo Bossetti chiede da tempo di potere analizzare. Il Gip ha ordinato la trasmissione degli atti al pm della procura veneta perché proceda all’iscrizione nell’apposito registro. Proprio la difesa di Bossetti, condannato all’ergastolo, aveva depositato una denunzia-querela nei confronti di Ruggeri. Per questo, spiega il Gip, c’è la necessità di «un’estensione soggettiva dell’iscrizione nei suoi confronti in relazione al reato di frode in processo penale e depistaggio (articolo 375 del codice penale)». Un reato punito con il carcere da 3 a 8 anni, per chi «immuta artificiosamente il corpo del reato ovvero lo stato dei luoghi, delle cose o delle persone connessi al reato».


Leggi anche: