Turista accoltellata a Roma, il gip sul 24enne polacco: «È un violento e spregiudicato». Su un suo coltello possibili tracce di sangue, lui nega: «Non sono io quello nel video»

Aleksander Mateusz Chomia resta in carcere dopo la convalida del fermo da parte del gip, che ha parlato di «risposte lucide» avute dal 24enne durante l’interrogatorio, seppur contraddittorie e generiche

È un’inclinazione «alla violenza» quella dimostrata da Aleksander Mateusz Chomiak nell’aggressione alla turista israeliana alla stazione Termini di Roma lo scorso 31 dicembre, con una «inquietante spregiudicatezza – spiega la gip Natalia Imarisio nella convalida dell’arresto in carcere per il 24enne polacco – non solo nella scelta della vittima», cioè una giovane donna che si aggirava sola nella stazione, «ma anche nella commissione del fatto in luogo pubblico e certamente presidiato da sistemi di videosorveglianza, oltre che da controlli diretti delle forze dell’ordine». Contro il senzatetto arrestato ieri 3 gennaio da una coppia di carabinieri mentre stava per partire per Brescia dalla stazione Centrale di Milano ci sarebbe un carico «possente e univoco» di indizi. Il ragazzo ha tentato di negare ogni coinvolgimento nei fatti, dichiarando anche davanti al gip: «Non sono io quella persona», davanti ai video dell’aggressione. Le sue risposte sono state «perfettamente lucide, ma generiche, contraddittorie e inverosimili». Sarebbe stato lui stesso a confermare infatti «un furto in un bar» lo scorso 27 dicembre, vicenda che ha «consentito il riconoscimento certo». A proposito delle armi trovate con il 24enne al momento del fermo, cioè due coltelli (di cui uno rubato) e un cutter, il ragazzo ha spiegato che gli servivano per «tagliare il pane e per aprire le confezioni» di cibo. Su uno dei due coltelli, però, sarebbero state trovate «probabili tracce ematiche», probabile sangue che gli accertamenti scientifici spiegheranno se appartenga all’aggressore o alla ragazza aggredita a Roma.


Il 24enne resta in carcere

Il gip Natalia Imarisio ha convalidato il fermo del senzatetto polacco, come riferisce il suo avvocato, Francesca Rena, uscendo dal carcere di san Vittore. Davanti al gip, il giovane polacco si è dichiarato innocente: «Non sono io quella persona», ha detto dopo che gli sono state mostrate le immagini dell’aggressione. Secondo la sua legale, Chomiak «ha risposto alle domande» del gip e si è «dichiarato estraneo ai fatti», chiarendo poi di «non essere mai transitato dalla stazione di Roma Termini il 31 dicembre perché non ne aveva necessità». Ma il giudice chiarisce che in realtà il 24enne non ha negato del tutto di essere stato a Termini quel giorno, ma «si è limitato ad affermare di non ricordare se tale sera egli fosse passato o meno dalla stazione». Inoltre, il gio con certe sue dichiarazioni il giovane ha sostanzialmente aiutato l’identificazione già effettuata dagli investigatori, soprattutto attraverso le immagini. Ha confermato, infatti, di aver «soggiornato a Roma» da «prima di Natale sino al primo gennaio». Ha confermato pure di essere stato «su un autobus il 31 dicembre», come emerge pure dai “fotogrammi”. Proprio dai video delle telecamere di videorsorveglianza di Termini gli inquirenti avevano ottenuto il volto della persona che appare nelle immagini mentre aggredisce alle spalle la turista e la accoltella con tre fendenti. Quella stessa persona si vede poi che ripone il coltello in un sacchetto di plastica azzurro e scappa. Il 24enne è stato riconosciuto ieri pomeriggio mentre stava per salire su un treno per Brescia nella stazione Centrale di Milano. A individuarlo è stato un vicebrigadiere fuori servizio che, assieme a sua moglie anche lei carabiniere, lo ha fisicamente bloccato con l’aiuto degli agenti della Polfer.


I sospetti dei disturbi psichici

Un soggetto «socialmente pericoloso», con «problemi psichici», che potrebbe «colpire ancora» e per questo deve rimanere in carcere. Così il pubblico ministero milanese Enrico Pavone ha richiesto la convalida del fermo e di custodia cautelare in struttura penitenziaria per Chomiak. Il 24enne polacco senza fissa dimora è stato prima identificato e poi individuato e fermato ieri, 3 gennaio, vicino alla stazione centrale di Milano. L’uomo, che viveva in Italia da 8 mesi circa, è accusato di tentato omicidio per l’accoltellamento di una turista israeliana alla stazione Termini di Roma la notte del 31 dicembre. Il giovane non parlerebbe italiano e prima del faccia a faccia con il gip non avrebbe aperto bocca con gli inquirenti, che ritengono il gesto privo di un movente. Secondo una prima verifica, i tre coltelli trovati addosso al clochard dalle forze dell’ordine al momento dell’arresto non sarebbero compatibili con le ferite sulla giovane turista. Si tratta di due coltelli da cucina e un taglierino con una lama di 19 centimetri. Nelle immagini di videosorveglianza in stazione, che hanno ripreso l’aggressione, l’arma usata sembra però più piccola.

Non è stato terrorismo

Gli inquirenti al momento escludono l’atto terroristico, per diverse ragioni. Chomiak non ha tatuaggi né altri elementi che possano far pensare a una matrice neonazista del gesto, né risulta che il giovane polacco abbia mai militato, frequentato o sia stato vicino a movimenti di estrema destra. E d’altra parte, non sembra che il ragazzo avesse avuto contatti precedenti con la turista prima dell’aggressione, il che fa pensare a una vittima casuale, senza movente specifico. Anche per questo, finora non è stata contestata alcuna aggravante. Del ragazzo, al momento, non si hanno molte informazioni, se non che per buona parte del mese di dicembre è stato a Roma. Le telecamere della stazione Termini lo hanno ripreso fino a dieci minuti dopo l’accoltellamento. Poi il ragazzo “scompare”, per riapparire tra le 16 e le 17 del 3 gennaio a bordo di un treno ancora fermo alla stazione centrale di Milano e diretto a Brescia.

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