Brasile, la Corte dei conti chiede il blocco dei beni di Bolsonaro. Gli Usa: «Se è entrato con visto diplomatico dovrà lasciare il Paese»

L’ex presidente del Brasile conferma di essere ricoverato in Florida, e si dice “dispiaciuto” per l’assalto ai palazzi del potere

I conti bancari intestati a Jair Bolsonaro potrebbero presto essere bloccati. Lo scrive Cnn Brasil, secondo cui il vice procuratore generale della Corte dei conti brasiliana (Tcu), Lucas Rocha Furtado, avrebbe chiesto l’applicazione della misura per l’ex presidente, nonché per l’ex responsabile per la Pubblica sicurezza di Brasilia, Anderson Torres, e per il governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha, sospeso per 90 giorni dall’incarico per le sue presunte responsabilità nell’assalto sferrato domenica dai sostenitori di Bolsonaro alle sedi dei tre poteri simbolo dello Stato: Parlamento, governo e Corte suprema. «A causa del vandalismo avvenuto nel Distretto Federale l’8 gennaio 2023, che ha causato numerose perdite all’erario federale, chiedo che sia decretata l’indisponibilità dei beni», si legge nella richiesta redatta dalla Corte dei conti di Brasilia. Oltre al terzetto, il sostituto procuratore chiede anche il blocco dei beni «di altri responsabili, in particolare di coloro che hanno finanziato i predetti atti illeciti». Nel frattempo, l’ufficio stampa della Camera dei deputati brasiliana ha stimato a oltre 7 milioni di reais (1,3 milioni di dollari) i danni provocati agli edifici delle istituzioni nell’assalto dei bolsonaristi, che ha causato il ferimento di 46 persone e l’arresto di circa 1.500 manifestanti. Secondo fonti parlamentari, la ricostruzione completa degli uffici danneggiati, nonché la nuova installazione delle vetrate e delle apparecchiature distrutte, potrebbe richiedere diverse settimane. 


La versione di Jair (dall’ospedale americano)

Bolsonaro, come era filtrato ieri sui media brasiliani, è ricoverato in un ospedale di Orlando, in Florida, per curare dei dolori addominali. Lo ha confermato lo stesso ex presidente, postando una foto sui social dove dal letto d’ospedale ringrazia i suoi sostenitori per «le preghiere e per i messaggi che mi augurano una pronta guarigione». Da quando è stato accoltellato, nel 2018, Bolsonaro è già stato ricoverato diverse altre volte, sempre per lo stesso problema. «Dopo la coltellata ricevuta a Juiz de Fora – spiega – ho avuto cinque interventi chirurgici e dall’ultimo ho avuto un’adesione che mi ha portato ad altre procedure mediche». Dalla sua stanza di ospedale, Bolsonaro è anche tornato sull’assalto ai palazzi del potere di domenica. Parlando con un cronista della Cnn, l’ex leader si è detto «dispiaciuto» per le violenze di Brasilia e ha aggiunto che potrebbe «anticipare» il suo rientro in Brasile per trattare i suoi problemi di salute. L’ex presidente è arrivato in Florida il 30 dicembre scorso, ovvero due giorni prima dell’insediamento del suo successore, Luiz Inácio Lula da Silva, al quale non ha voluto consegnare la fascia presidenziale. Secondo un portavoce del governo statunitense, l’ingresso in suolo americano dell’ex presidente sarebbe avvenuto con un passaporto diplomatico che risulta scaduto dal 1° gennaio. «Se Bolsonaro fosse entrato con visto diplomatico, dovrebbe andare via entro 30 giorni o chiedere un visto diverso, altrimenti rischia l’espulsione», precisa lo staff della Casa Bianca.


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