Meloni non ha aumentato il prezzo dei carburanti, ma il taglio delle accise era una promessa elettorale

A differenza di quanto dichiarato dalla premier, il programma elettorale di Fratelli d’Italia prevedeva un’«automatica riduzione di Iva e accise». Un taglio che pretendeva dallo Stato nel settembre 2022

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata recentemente criticata per via del cosiddetto caro benzina, in particolar modo attraverso la recente condivisione di un video del 2019 in cui pretendeva «che le accise vengano progressivamente abolite». Durante una puntata speciale della rubrica Gli appunti di Giorgia, ha risposto ai critici sostenendo che nel 2019 le condizioni erano diverse e che nel corso della recente campagna elettorale del 2022 non aveva promesso alcun taglio sulle accise. Questa affermazione non risulta affatto corretta, smentita dalla stessa Giorgia Meloni a Milano lo scorso settembre a pochi giorni dal voto.

Per chi ha fretta

  • Il Governo Meloni non ha aumentato il prezzo dei carburanti. Non ha prorogato lo sconto attuato dal Governo Draghi.
  • Il Governo Meloni aveva prorogato lo sconto fino al 31 dicembre 2022, ma in maniera ridotta.
  • Giorgia Meloni sostiene che il taglio delle accise non fosse un punto del programma elettorale del 2022.
  • Il programma di Fratelli d’Italia prevedeva un «automatica riduzione di Iva e accise».
  • Giorgia Meloni sostiene che dal 2019 al 2022 le condizioni erano cambiate, giustificando la mancata proroga o il mancato taglio delle accise.
  • Durante il comizio dell’undici settembre 2022 in Piazza Duomo a Milano, Giorgia Meloni sosteneva che «lo Stato non ci può guadagnare in questo disastro» e che doveva «tagliare tutti gli oneri della parte eccedente, cioè della parte dell’aumento. Su tutto l’aumento lo Stato non si prende ne le accise ne l’Iva».

Analisi

Ecco una versione del video che circola per contestare il recente “caro benzina”:

Il Governo Meloni e le scelte del Governo Draghi

Di fatto, il Governo Meloni non ha aumentato il prezzo dei carburanti. Non è stato prorogato lo sconto attuato dal Governo Draghi, ed è su questo tema che diffonde la prima informazione scorretta nella puntata speciale della rubrica del Presidente del Consiglio:

Non avendo, il Governo, deciso di modificare la norma del precedente Governo che prevedeva che il taglio delle accise sarebbe terminato alla fine di quest’anno si è detto “La Meloni è incoerente perché in campagna elettorale vi promette alcune cose e poi al Governo ne fa altre”.

[…]

Noi abbiamo confermato la scelta del precedente Governo, che era una misura temporanea per vedere come andava il mercato della benzina. Noi abbiamo confermato quella scelta, abbiamo deciso di non modificare la scelta del precedente Governo, condivisa evidentemente da molti di quelli che oggi ci accusano, di far terminare il provvedimento. Perché abbiamo confermato

Risulta corretto sostenere che l’attuale Governo abbia “confermato” la scelta di quello precedente per la misura temporanea, ma parzialmente. Lo sconto sul carburante era stato prorogato dall’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi fino al 18 novembre 2022, e non fino alla fine dell’anno 2022 (nel video Giorgia Meloni dice “quest’anno”, un errore comune sul quale si può sorvolare in quanto recentemente siamo passati al 2023). L’attuale Governo, «su proposta del Presidente Giorgia Meloni» come riportato sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva approvato a novembre 2022 «un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti». C’era però una differenza rispetto alle scelte precedenti, in quanto lo sconto venne di fatto ridotto.

Cosa diceva il programma elettorale

Arriviamo al punto dove il Presidente Giorgia Meloni nega una promessa elettorale nel corso della sua rubrica:

Quindi, punto primo: io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina, banalmente perché sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata.

Per verificare è sufficiente visitare il sito Programmafdi2022.it relativo proprio al programma elettorale del partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, per le elezioni politiche del 25 settembre 2022. Nella capitolo «Energia pulita, sicura e a costi sostenibili» leggiamo:

Totale trasparenza sui prezzi dell’energia, disaggregandoli per tipologia produttiva, attraverso una immediata riforma del Gestore Mercati Energetici. Sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise.

In alternativa, possiamo consultare il file PDF condiviso dalla stessa Giorgia Meloni attraverso la sua pagina Facebook in un post del 31 agosto 2022:

L’intervento dell’undici settembre 2022

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni difende così la sua posizione rispetto al video del 2019:

Ora, siccome io sono una persona abbastanza seria, non è un caso che quel video sia del 2019 e non di questa ultima campagna elettorale. Perché, capiamoci, sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina, il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura e non sfuggirà, a chi non ha pregiudizi, che dal 2019 ad oggi il mondo intorno a noi è cambiato e, purtroppo, abbiamo e stiamo affrontando una situazione emergenziale su diversi fronti che ci impone di fare alcune scelte.

Nel corso del suo monologo a Piazza Duomo a Milano dell’undici settembre 2022, in piena campagna elettorale, Giorgia Meloni sosteneva quanto segue (dal minuto 27:41):

Un’altra cosa va fatta subito, proposta che Fratelli d’Italia porta avanti da qualche mese, per la verità da qualche settimana con maggiore insistenza. Se la bolletta aumenta, aumentano anche gli introiti dello Stato, perché lo Stato ci guadagna l’Iva. Allora, prima regola: lo Stato non ci può guadagnare in questo disastro, per cui mi devi tagliare tutti gli oneri della parte eccedente, cioè della parte dell’aumento. Su tutto l’aumento lo Stato non si prende ne le accise ne l’Iva. Prima regola!

Conclusioni

In sintesi, il Governo Meloni aveva inizialmente prorogato lo sconto previsto dal Governo Draghi, anche se in versione ridotta, fino al 31 dicembre 2022. Tale scelta non è stata nuovamente proposta per investire tali entrate, secondo quanto afferma il Presidente del Consiglio, in altri capitoli di spesa della legge di Bilancio. Sostenendo questa necessità, afferma che non aveva promesso un taglio delle accise durante la campagna elettorale, ma viene smentita dal programma di Fratelli d’Italia e dalle sue parole durante il comizio di Piazza Duomo a Milano dell’undici settembre 2022.

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