Il bollettino spietato del Cremlino dopo la strage del condominio a Dnipro: «Attacco ha raggiunto i suoi obiettivi» – Il video

Mosca parla di infrastruttura militare, ma a perdere la vita sono stati almeno 21 civili. I soccorritori sono però riusciti a salvare una 23enne dalle macerie

«Tutte le strutture designate sono state colpite. Lo scopo dell’attacco è stato raggiunto». È questo il gelido commento del ministero della difesa russo sull’attacco di ieri alla città di Dnipro. A essere colpito, nello specifico, è stato un condominio. Nel bombardamento sono morte almeno 21 persone e almeno 59 sono state ricoverate, tra cui diversi bambini. Non parla di questo, però, il comunicato del ministero citato da Ria Novosti. Tra gli obiettivi distrutti vengono menzionati, infatti, solo «il sistema di comando e controllo militare dell’Ucraina» e le «relative strutture energetiche». Diverso quanto riferito dal comando dell’aeronautica ucraina, che spiega come Mosca avrebbe utilizzato cinque bombardieri supersonici a lungo raggio Tupolev Tu-22М3 per lanciare cinque missili Kh-2 da basi poste nell’Oblast’ di Kursk e sul Mar d’Azov. Uno di questi si è abbattuto sul condominio, come riporta il Kyiv Independent. Il comando ucraino sottolinea come il Paese invaso non disponga di armamenti in grado di fermare questo tipo di missile. E dall’inzio della guerra, denuncia, ne sono piovuti almeno 210 sul territorio ucraino. «Solo i sistemi missilistici antiaerei che potrebbero essere forniti all’Ucraina in futuro dai partner occidentali (come Patriot o Samp-T), sono in grado di intercettare questi obiettivi», proseguono le forze di Kiev.


Putin: Va tutto secondo i piani

Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di una «dinamica positiva nell’operazione speciale in Ucraina». «Tutto si sta sviluppando nell’ambito del piano del ministero della Difesa e dello Stato Maggiore. Spero che i nostri combattenti ci soddisfino con dei risultati», ha aggiunto sempre a Ria Novosti. Lo zar ha dichiarato che tra gli obiettivi vi è «la protezione delle persone oggetto di bullismo e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni». Per conseguirla, sarebbero necessarie la liberazione del Donbass e la creazione di condizioni di sicurezza che proteggano la Russia.


Il salvataggio di una ragazza tra le macerie

Nel frattempo, a Dnipro, proseguono i lavori per ripulire l’area dalle macerie, alla ricerca di chi ancora potrebbe essere rimasto intrappolato nel crollo del palazzo. Tra chi è riuscito a sopravvivere c’è Anastasia Shvets, ragazza di 23 anni che ieri è stata trovata ancora viva tra le rovine del condominio. Nelle immagini del salvataggio si vedono i soccorritori scavare nel cemento fino a raggiungere la giovane, che viene imbragata e trasportata a terra.

In copertina: UKRAINSKA PRAVDA| Arsen Dzodzaev/hromadske

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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