Le altre cinque squadre che rischiano sanzioni dopo la Juventus nell’inchiesta plusvalenze

Sampdoria, Sassuolo, Atalanta, Empoli e Udinese sotto la lente della procura Figc

Altre cinque società di calcio rischiano sanzioni per le plusvalenze. Dopo la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus si attendono di leggere le motivazioni. Che devono spiegare perché non sono state automaticamente penalizzate anche le società delle operazioni a specchio con scambi di giocatori per abbellire il bilancio. Ma intanto, racconta oggi la Gazzetta dello Sport, la procura federale si sta già muovendo. E indaga sui rapporti di partnership dei bianconeri. E sulla loro presunta opacità. Sotto la lente ci sono per adesso Sampdoria, Sassuolo, Atalanta, Empoli e Udinese. Altri otto club hanno avuto rapporti più discontinui con i bianconeri: Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Lugano, Basilea.


La violazione dell’equa competizione

L’accusa della Figc dovrà decidere se i rapporti di partnership si configurano come una violazione dell’equa competizione tra i club. Mentre già da oggi possiamo ipotizzare che le motivazioni della condanna della Juventus potrebbero mettere in cattiva luce non tanto il sistema delle plusvalenze. Quanto il loro utilizzo smodato con l’obiettivo di far quadrare i conti. Con quelle che il procuratore della Federazione Chinè ha chiamato «dichiarazioni auto accusatorie». Come la frase di un dirigente: «Per fare la plusvalenza Pjanic, Arthur lo hai pagato 75 milioni». Nelle carte di Torino c’è anche un’altra frase rivelatoria attribuita all’ex direttore sportivo Fabio Paratici mentre parlava con un dirigente del Pisa: «Tu devi darmi solo le linee, il resto lo metto a posto io, l’ho fatto per il Genoa tutta la vita, l’ho fatto per l’Atalanta tutta la vita, l’ho fatto per il Sassuolo tutta la vita (…) quando ho i parametri dopo sistemo tutto (…) Allora come lo devo fare? Gli do un fisso, gli do un bonus che rimane al Genoa, gli do un bonus quando arriva alla Juve; se va tutto bene, troppi soldi per tutti!».


Un unico fascicolo

Il quotidiano aggiunge che c’è un unico fascicolo di indagine. Che reca la data del 22 febbraio come ipotesi di fine indagine (a meno di proroghe). Nel fascicolo, per la Juve, ci sono le carte sulla manovra stipendi e quella che riguarda Cristiano Ronaldo. Intanto l’amministratore delegato di Exor John Elkann ha detto oggi che vuole lavorare a una riforma del calcio italiano per cambiare il sistema. L’avvocato Mattia Grassani a La politica nel pallone su Gr Parlamento ha spiegato che rispetto alla prima sentenza «mancava il limite di velocità, il primo giudizio di maggio è stato soppiantato alla luce delle intercettazioni telefoniche, del sistema e della cupola che secondo la Corte ha scientemente alterato il bilancio indipendentemente dal valore dei giocatori».

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