Qatargate, Giorgi e Figà-Talamanca restano in carcere a Bruxelles per almeno un altro mese

La decisione della Camera di consiglio del tribunale della capitale belga. Entro fine febbraio la nuova udienza

Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca, arrestati lo scorso 9 dicembre per il Qatargate, per ora devono restare in carcere. Lo ha deciso la Camera di consiglio del tribunale di Bruxelles, dopo il riesame della custodia cautelare di entrambi gli indagati. Sia Giorgi che Figà-Talamanca resteranno in custodia cautelare nel carcere di Saint-Gilles per almeno un altro mese, secondo quanto riportato dalla procura federale belga. Una nuova udienza sulla loro eventuale scarcerazione dovrebbe essere fissata entro la fine di febbraio. Gli avvocati difensori hanno 24 ore di tempo per presentare ricorso, che potrebbe fissare una nuova udienza entro quindici giorni. Francesco Giorgi, 35 anni, è l’ex collaboratore di Antonio Panzeri e il compagno della ex vicepresidente del Parlamento Ue Eva Kaili. Niccolò Figà-Talamanca, invece, è il segretario della ong No peace without justice e anche lui, come Giorgi, è sospettato di essere al centro della presunta rete corruttiva allestita presso le istituzioni Ue dal Qatar. Giusto questa mattina, la Corte d’appello di Brescia aveva revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri arrestate lo scorso 9 dicembre.


Foto di copertina: ANSA | Francesco Giorgi


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