Il sondaggio sulle armi dell’Italia all’Ucraina: il 52% non le vuole, il 68% contrario a interventi Nato

La rilevazione di Euromedia Research: la maggioranza relativa pensa che la guerra finirà con la resa di Kiev

Un sondaggio di Euromedia Research illustrato da Alessandra Ghisleri su La Stampa dice che la maggioranza degli italiani è contraria all’invio di armi all’Ucraina. Il campione si schiera anche contro un eventuale intervento della Nato nel conflitto. E la maggioranza relativa pensa che la guerra finirà con un cessate-il-fuoco negoziato con la Russia che poi sarà imposto a Kiev. Gli italiani sentono il conflitto lontano. Tranne i giovani: il 15,8% sente vicine le ostilità della guerra, il 51% le sente addirittura prossime. Ghisleri spiega che la percentuale di contrario all’invio di armi è aumentata rispetto a dicembre. Mentre i favorevoli sono leggermente in calo. Tra questi ci sono gli elettori di Partito Democratico, Azione e Italia Viva.


La Germania

Il 33,9% degli intervistati ritiene doveroso il sostegno con l’invio dei panzer Leopard tedeschi, il 58% è contrario. Perché vede in questa scelta la possibilità di un inasprimento del conflitto. Il 68% è contrario a un eventuale intervento della Nato, auspicato qualche tempo fa da Lucio Caracciolo di Limes. E, come detto, il 38,2% dei cittadini si augura una pace con i russi da imporre agli ucraini. Il 25,2% è convinto che la riduzione dell’aiuto militare porterebbe Zelensky sul tavolo dei negoziati di pace. L’8,4% auspica invece un intervento diretto di tutti gli alleati per salvare Kiev. Un cittadino su quattro (il 24,9%), invece sostiene che piano piano si ridurrà il sostegno militare a Kiev. Il 10,2% pensa al contrario che alla fine si entrerà in maniera attiva nel conflitto.


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