L’ultimo delirio di Medvedev dopo l’incontro Zelensky-von der Leyen: «I nazisti occidentali rideranno follemente quando l’Ucraina morirà»

Secondo il vicepresidente del consiglio di sicurezza della Federazione russa, gli aiuti occidentali all’Ucraina non sono altro che un ricatto al quale il Paese invaso non riuscirà a sottrarsi

«Una malvagia ostetrica». Così il vicepresidente del consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev ha definito la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a cui si è riferito con il nome «von der qualcosa di incomprensibile», all’indomani dell’incontro tra lei e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, nell’ambito del quale l’Ue ha ribadito il proprio sostegno al Paese candidato a entrare nell’Unione e promesso nuove sanzioni contro la Russia. «Il governo ucraino sta pagando la sua adesione all’Ue e alla Nato con la vita dei suoi cittadini», ha dichiarato Medvedev che ha poi parlato dei problemi dell’economia ucraina, dopo che ieri von der Leyen aveva parlato di 160 milioni persi da Mosca ogni giorno a causa del price cap.


Il presunto ricatto dell’Occidente all’Ucraina

Secondo Medvedev, gli aiuti occidentali all’Ucraina non sono altro che un ricatto, al quale Kiev dovrà cedere, dato che a causa della guerra non avrà fondi necessari a ripagare quanto ha ricevuto. Nelle parole dell’esponente del Cremlino: «Il trattamento sadico dell’economia ucraina sarà graduale. In primo luogo, l’amputazione dell’industria e del settore agrario. Poi la paralisi dell’intera economia. E dopo, la morte organica del resto del Paese», che Medvedev chiama «la piccola Russia». Quando l’Ucraina morirà, «i nazisti» gioiranno, secondo il vicepresidente del consiglio di sicurezza. «La fine della vita, o la morte del vecchio stato, sarà accompagnata da risate folli, sorrisi intollerabili e disgustose smorfie clownesche di una banda di nazisti, finalmente impazziti dall’abbondanza di sangue e droga», ha concluso Medvedev.


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