Ursula von der Leyen non riesce proprio a perdonare. Riaperta la caccia a GW950m, il lupo che sbranò il suo pony

La regione di Hannover ha reinserito l’animale in quelli ricercati, con tanto di taglia. A settembre l’aggressione del pony della presidente della Commissione europea

La Regione di Hannover ha riaperto la caccia al lupo, e non a un lupo qualsiasi. Nel mirino infatti per la seconda volta c’è GW950m, un esemplare di lupo adulto di notevoli proporzioni che il primo settembre scorso si è avvicinato particolarmente affamato in un recinto ben sorvegliato (pure con telecamere) accanto a una tenuta nel Nord Ovest della Germania e si è intrufolato al suo interno attaccando e poi sbranando Dolly, un pony di 30 anni di età. I lupi quello fanno quando sono affamati, e quello aveva fatto nella sua vita lo stesso GW950m, che era stato già segnalato per l’assalto ad altri piccoli animali in allevamenti domestici. Per assaltare un pony robusto di quella età il lupo doveva avere particolarmente fame, perché la preda non era facilissima, e i suoi zoccoli in grado di fare male. Ma alla fine il lupo ha sopraffatto la preda. Senza averne chiesto prima la carta di identità: l’animale infatti apparteneva alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha vissuto come è comprensibile quella perdita di Dolly come una vera e propria tragedia. Vivere insieme per decenni, essere il docile cavallino su cui hanno imparato a stare in sella i sette figli di Ursula ha reso la perdita particolarmente dolorosa. E le autorità della Regione di Hannover hanno pensato subito che quel dramma familiare doveva avere adeguata risposta. Il 6 ottobre scorso il lupo GW950m è stato inserito nella lista degli animali (anche altri lupi) che i cacciatori della Regione potevano abbattere.


C’era però un limite temporale: la caccia sarebbe comunque terminata alla mezzanotte del 31 gennaio 2023. A quel punto la testata Politico.eu ha aperto una sorta di caccia al lupo con relativo count-down. La sezione si chiama “Ursula vs. The Wolf”, e sotto correvano i giorni, le ore, i minuti e i secondi che mancavano alla mezzanotte del 31 gennaio, quando la caccia avrebbe dovuto terminare. Di fatto Politico.eu e non solo faceva il tifo per il lupo, sperando sfuggisse ai cacciatori. Il lupo ce l’ha fatta. E secondo le autorità di Hannover l’animale è ancora vivo.


A rendere difficile la fuga di GW950m però è arrivata a novembre una risoluzione del Parlamento europeo che chiedeva alla Commissione di mitigare lo stato di protezione di cui godono in tutta Europa i lupi, citando le proteste degli allevatori per i continui attacchi al loro bestiame. La risoluzione è stata approvata a maggioranza dal Parlamento e in qualche modo si è intrecciata con la fuga del lupo nemico della von der Leyen. Ed è sembrata legata proprio a questa vicenda la lettera che 12 ministri dell’Ambiente hanno inviato alla Commissione europea proprio il 31 gennaio, giorno in cui scadeva la caccia a GW950m, per chiedere di non indebolire in alcun modo la protezione legale dei lupi, proponendo di stanziare adeguati risarcimenti per gli allevatori. Il primo firmatario della lettera era il ministro slovacco, ma poi seguivano le firme dei suoi colleghi di Spagna, Grecia, Irlanda, Bulgaria, Austria, Romania, Portogallo, Lussemburgo, Slovenia, Cipro e perfino della Germania.

Il 2 febbraio però è arrivata alle autorità della regione di Hannover una nuova richiesta di potere abbattere GW950m, il lupo di Ursula, anche se resta protetto dal riserbo il richiedente. È partita così la procedura per reinserire il fuggiasco nella lista degli animali selvatici su cui c’è una taglia. E prima che la caccia parta di nuovo stanno nascendo comitati ovunque perché sia concessa la grazia a GW950m non mettendo una nuova “taglia” sull’animale.

Foto di copertina: © Marlin1975 | Dreamstime.com

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