La retromarcia di Francesco Totti sulle borse nascoste a Ilary Blasi: «Non sono stato io»

I Rolex invece sono ancora scomparsi. Il giudice deve decidere sulla proprietà

Il divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi è cominciato con la guerra dei Rolex. Dopo le voci che per mesi annunciavano la crisi, l’ex capitano della Roma aveva rotto sulla vicenda parlando in un’intervista dei presunti tradimenti della conduttrice. Il Pupone raccontò della crisi cominciata nel 2016, dello scarso supporto della moglie dopo l’addio al calcio e di alcuni episodi della loro storia. Tra questi c’era il caso Rolex: una collezione di orologi di lusso che la moglie, accompagnata dal padre, avrebbe rimosso da una cassetta di sicurezza comune. Per ripicca, confessò candidamente all’epoca il calciatore, lui le nascose le sue tantissime borse. Ora proprio sui Rolex c’è da registrare una retromarcia. Nella terza udienza del procedimento sul presunto furto degli orologi ha smentito di aver nascosto le borse.


Un divorzio difficile

La storia la racconta oggi l’edizione romana di Repubblica. Nelle interviste dell’estate scorsa aveva sostenuto di aver «nascosto le borse sperando in uno scambio» con i Rolex. Davanti al giudice Francesco Frettoni Totti dice di non aver sottratto borse e scarpe alla conduttrice. Che le ha già ritrovate nella villa da 1.500 metri quadri all’Eur dove abitano. Ilary invece sugli orologi non ha cambiato versione. sostiene che le siano stati regalati. Per questo si è presentata con il padre in banca per prenderseli. Totti risponde che essendo orologi da uomo non è possibile che le siano stati regalati. E ha prodotto in giudizio il certificato di proprietà del più prezioso. Che vale tra i 750 e i 900 mila euro. Ma la questione è giuridicamente controversa. Non basterà scoprire chi li ha comprati per assegnarli. Il giudice dovrà verificare chi possedeva e utilizzava quegli orologi.


L’accordo che manca sulla separazione

Ieri ha ascoltato la conduttrice assistita dall’avvocato Alessandro Simeone. E l’ex calciatore, che ha scelto come legale Antonio Conte per rappresentarlo. È possibile che alla fine si decida per la “prova del cinturino”. Ovvero che si dimostri chi indossasse gli orologi in base alla sua lunghezza. Gli avvocati sono pronti anche a cercare un accordo per la separazione, che al momento ancora non c’è. Nel momento in cui arrivasse anche la causa sui Rolex probabilmente decadrebbe. Intanto lui è finito nel vortice delle segnalazioni all’Antiriciclaggio. Nella vicenda c’è anche una disfida che riguarda le scarpe: 100 paia sparite, alcune avevano un costo di 4 mila euro. La separazione si discuterà il 14 marzo. si tratta della deadline: entro quel giorno i coniugi potranno dire di aver trovato un accordo economico su tutto per chiudere la vicenda. Altrimenti sarà il giudice a decidere.

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