Sono già esauriti gli incentivi statali per l’acquisto di auto ibride, a benzina o gasolio a basse emissioni. Flop, invece, per le auto elettriche. A rivelarlo sono i dati pubblicati sulla pagina Ecobonus del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulle risorse destinate da inizio anno ai veicoli meno inquinanti. I 150 milioni di incentivi previsti per le auto ibride o a motore endotermico – ma comunque con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di CO2 per chilometro – sono andati a ruba in meno di un mese. Restano invece quasi intatti i fondi per le auto ibride plug-in – con emissioni tra 21 e 60 grammi di CO2 per km -, di cui sono stati spesi soltanto 6 milioni su 235. Stesso discorso anche per gli incentivi destinati alle auto full electric – con emissioni tra o e 20 grammi di CO2 per km – di cui rimangono ancora nelle casse dello Stato 174 milioni sui 190 originariamente stanziati. Discreto successo invece per gli incentivi alle due ruote. I 5 milioni destinati a ciclomotori e motocicli non elettrici sono andati quasi esauriti, mentre i 35 milioni stanziati per le due ruote elettriche si sono ridotti a poco meno di 12 milioni di euro in un solo mese.
I fondi
La somma stanziata per il 2023 dallo Stato per agevolare l’acquisto di auto e moto meno inquinanti ammonta complessivamente a 630 milioni. La legge di Bilancio del 2021 prevedeva la seguente ripartizione dei fondi: 190 milioni per i veicoli elettrici, 235 milioni per gli ibridi plug-in, 150 milioni per le auto a benzina o a gasolio di ultima generazione, 5 milioni per ciclomotori e motocicli a motore endotermico, 35 milioni per le due ruote elettriche, 15 milioni per i veicoli commerciali elettrici. La normativa prevede inoltre che il 5% degli importi sia riservato agli acquisti fatti per attività di car sharing o noleggio.
Foto di copertina: ANSA/STEFANO SECONDINO
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