No! L’influenza spagnola non è stata «causata da vaccini infetti»

Le argomentazioni di chi diffonde la bufala sono infondate

«La febbre spagnola fu causata da vaccini infetti». È questa l’affermazione che alcuni utenti stanno diffondendo su Facebook. Questi sarebbero stati «dati obbligatoriamente ai nostri militari di ritorno da oltre oceano dalla 1a guerra mondiale». Si tratta di una vecchia bufala di cui Open si era già occupato, che nell’ultimo periodo è tornata a diffondersi, non solo con post sui social, ma anche con articoli su Internet che usano argomentazioni traballanti per sostenere la loro tesi. Vediamo perché non reggono. Di una cosa siamo già certi, però: a causare la malattia non può essere stato il vaccino antinfluenzale, dato che il primo di questi venne diffuso nell’Unione Sovietica nel 1936.

Per chi ha fretta:

  • Un articolo ripreso da diversi post su Facebook sostiene che l’influenza spagnola sia stata causata da presunti «vaccini infetti».
  • Si sostiene che la Prima Guerra Mondiale sia stato il primo conflitto per il quale i soldati partirono vaccinati. In realtà ci sono dei precedenti.
  • I vaccini contro l’influenza arrivarono solo nel 1936.
  • Non ci sono prove delle presunte correlazioni tra vaccini e incidenza della malattia.

Analisi

Di seguito leggiamo la descrizione di uno dei post. Più in basso vediamo alcuni screenshot di post simili.

«La febbre spagnola del 1918, fu causata da vaccini infetti, dati obbligatoriamente ai nostri militari di ritorno da oltre oceano dalla 1′ guerra mondiale, vaccino diffusi dagli americani. I militari morirono piu’ di vaccini che di fucilate. Poi li diedero anche d’obbligo ai civili. Mio nonno materno Pietro Spennati di Ostuni ma sposato a San Vito Dei Normanni (BR) con Antonietta Massaro che era mia nonna materna,mori’ a soli 31 anni di influenza spagnola lasciando moglie di poco piu’ di 2O anni e 6 figlie,tra cui mia madre Carmelina, da mantenere da sola! Mi nonna da sola fu un’eroina crebbe 6 figlie!»

Qui un altro.

E un altro ancora.

Sia l’articolo che i post sostengono che l’epidemia di Influenza Spagnola del 1918 sia stata causata da vaccini, insinuando che il preciso scopo delle case farmaceutiche fosse quello di uccidere i soldati. La pandemia di influenza Spagnola iniziò nei primi mesi del 1918 (in Spagna se ne parlava già a maggio) e si concluse nel dicembre 1920, mentre la Grande Guerra iniziò nel 1914 e si concluse nel novembre 1918. Gli Stati Uniti entrarono in guerra solo nell’aprile del 1917, quando dichiararono guerra alla Germania.

Secondo quanto si legge nell’articolo, pubblicato da Barbara Peterson, la malattia, «improvvisamente colpì subito dopo la fine della prima guerra mondiale quando i nostri soldati stavano tornando a casa dall’estero. Quella fu la prima guerra in cui tutti i vaccini conosciuti furono imposti a tutti i militari». Il nome dell’autrice dell’articolo e la storia della malattia sono due indizi sufficienti per presupporre che la prima persona plurale dell’articolo si riferisca agli statunitensi, piuttosto che agli italiani. Sebbene l’origine della Spagnola sia sconosciuta, infatti, il virus si è diffuso inizialmente negli Stati Uniti, ed è proprio nel Paese Nordamericano, in a Fort Riley, che morì la prima vittima, Albert Glitchell. Chiarito ciò, dire che la Grande Guerra fu il primo conflitto in cui i vaccini vennero somministrati ai soldati. Tuttavia, ciò non è vero. Le prime vaccinazioni di massa nell’esercito americano vennero fatte più di un secolo prima, nel 1777, e successivamente vennero fatte diverse campagne di immunizzazione durante i conflitti nel 1800. Nella foto di seguito vediamo la lista completa.

L’articolo prosegue: «Il tasso di morte e malattia tra i soldati vaccinati era quattro volte superiore a quello tra i civili non vaccinati.  La Grecia e pochi altri paesi, che non hanno accettato i vaccini, sono stati gli unici a non essere stati colpiti dall’influenza. Non prova qualcosa?». Della prima affermazione non esistono prove. Open fact checking ha cercato a lungo elementi che potessero sostenere la tesi, senza trovarne. La stessa cosa hanno fatto i colleghi di Reuters, che sono giunti alla stessa conclusione. Al contrario, la testata britannica evidenzia come sia stata proprio l’influenza, che è causata dal virus H1N1, a uccidere più soldati di quanti ne siano morti in guerra. Infine, nell’articolo si sostiene che i Paesi che non vaccinarono i propri soldati – come la Grecia – non furono colpiti dall’influenza. Non è stato possibile reperire dati completi sulle vaccinazioni in Grecia nei primi anni del Novecento. Tuttavia sappiamo due cose. Innanzitutto, varie zone di Atene furono vaccinate contro il colera nel 1913. In secondo luogo, non è vero che la Spagnola non colpì la Grecia. Solo nella capitale, a causa del virus morirono 1.726 persone a patire dal settembre del 2018.

Conclusioni

Un articolo ripreso da diversi post su Facebook sostiene che l’influenza spagnola sia stata causata dai vaccini somministrati ai soldati statunitensi. Tuttavia, non ci sono prove che ciò sia vero. Le argomentazioni presentate si sono rivelate infondate.

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