L’inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus si allarga ad altre sei procure che hanno ricevuto gli atti delle indagini da quella di Torino. Un atto dovuto da parte dei magistrati torinesi, che per competenza territoriale hanno trasmesso le carte ai colleghi di altre sei città, alla luce dei rapporti emersi nel corso delle indagini tra il club bianconero e altre squadre. Il prossimo 27 marzo è previsto l’inizio del processo per gli ex dirigenti juventini, con la prima udienza davanti al gup Marco Picco. All’udienza preliminare è chiamata in causa come «persona giuridica» la stessa Juve, assieme a 12 indagati, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e l’ex vice Pavel Nedved. Sugli imputati pendono 15 capi di imputazione: manipolazione del mercato, false comunicazioni da parte di società quotata in Borsa, ostacolo all’autorità di vigilanza e dichiarazione fraudolenta mediante documenti per operazioni fittizie. Fatti contestati ai dirigenti bianconeri dal 20 settembre del 2019 al 2 maggio del 2022. In quella sede sarà affrontata anche la richiesta della società bianconera di traslocare il processo da Torino a Milano, dove si trova Piazza Affari dove è quotata la Juve.
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