Consiglio europeo, le conclusioni sull’Ucraina: «Consegna urgente di munizioni e artiglieria a Kiev». Atteso l’incontro Meloni-Macron

Tra le decisioni di giornata anche un pacchetto di aiuti per la Moldavia da parte degli Stati membri

«L’Unione Europea e gli Stati membri stanno aumentando gli sforzi per contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina», così il Consiglio europeo nella sua prima giornata di incontro a Bruxelles. «Accogliamo con favore l’accordo raggiunto in sede di Consiglio per la consegna urgente all’Ucraina di munizioni terra-terra e di artiglieria, e se richiesto, di missili», si legge nelle conclusioni stese dagli Stati membri dopo le discussioni dedicate all’Ucraina. Al centro degli aiuti anche la Moldavia: «L’Unione europea continuerà a fornire tutto il sostegno pertinente alla Moldavia, anche per rafforzare la resilienza, la sicurezza, la stabilità, l’economia e l’approvvigionamento energetico del paese di fronte alle attività destabilizzanti di attori esterni, nonché a sostenere il suo percorso di adesione all’Unione Europea». Poche ore fa la premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo in programma oggi, 23 marzo, e domani a Bruxelles, ha parlato di una delle questioni più calde delle ultime settimane: «Sui migranti mi aspetto passi in avanti», ha detto durante il punto stampa prima dell’inizio del vertice dei 27 capi di Stato e di governo. «Sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di procedere spedita sul tema dell’immigrazione», ha continuato la presidente del Consiglio. Ma sul tavolo del vertice – secondo l’agenda ufficiale – ci sono stati anche altri temi: dalla conferma del sostegno a Kiev (con anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento), e il previsto ok ufficiale al piano di acquisti comuni di armi, all’economia, con il dibattito cruciale sul nuovo Patto di stabilità. Sullo sfondo la questione dell’immigrazione, su cui pure la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen aveva promesso nelle scorse settimane un salto di qualità nell’impegno comune europeo dopo la strage di Cutro. Fonti europee riportano di un bilaterale tra la presidente Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron nella tarda serata di oggi 23 marzo. In mattinata la premier aveva parlato di «contatti» con l’Eliseo per un possibile incontro a Bruxelles.


Frizioni interne ed esterne

Alla domanda sulle posizioni della Lega sull’Ucraina, Meloni ha fatto sapere di essere tranquilla. «Francamente non mi preoccupano. Al di là delle posizioni espresse per lavorare su una posizione alla quale tutti lavoriamo, ovvero la fine del conflitto, ho detto come la penso: non c’è nell’attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo». Quanto al Patto di Stabilità, Meloni ha riconosciuto che «ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l’Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance», ha detto Meloni, ribadendo la necessità di «non tornare ai parametri precedenti: serve una governance più attenta alla crescita». È possibile che si tenga poi a margine del vertice – stando alle parole della premier – un bilaterale, atteso da mesi e puntualmente rimandato, con il presidente francese: «Sono in contatto con Emmanuel Macron per un possibile incontro». A quanto apprende l’Ansa da fonti europee, il bilaterale tra la presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica francese si dovrebbe tenere al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio europeo. L’incontro è previsto a margine del summit dei 27 leader Ue. Oltre all’inquilino dell’Eliseo, sono previsti incontri bilaterali con il premier polacco Mateusz Morawiecki e il greco Kyriakos Mitsotakis.

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