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Catania, donna aggredita con del solvente sul volto. Aveva frequentato un boss mafioso divenuto collaboratore di giustizia

29 Marzo 2023 - 23:27 Redazione
La vittima dovrebbe cavarsela in sette giorni. I possibili legami con le minacce di vendetta contro il boss Salvatore Giarrizzo

Una donna è stata aggredita questa sera a Catania, nella zona della stazione, da un uomo che le ha lanciato contro il volto del solvente. Si sospetta che dietro l’agguato ci siano i legami della donna con un noto boss di Adrano, Salvatore Giarrizzo, arrestato nel 2020 e divenuto collaboratore di giustizia e frequentato, a quanto emerge, dalla donna in passato. Portata in ospedale, la vittima ha ricevuto le prime cure, ma secondo i medici il suo viso non dovrebbe riportare conseguenze: la prognosi è di sette giorni. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressore sarebbe stato un uomo: da un’auto affiancata sulla strada, le avrebbe lanciato contro del solvente dopo averle urlato «Giarrizzo». La polizia sta indagando su quanto accaduto, per ricostruire l’esatta dinamica e catturare l’aggressore, senza escludere al momento alcuna ipotesi.

Chi è il boss cui era legata la donna

Il boss Salvatore Giarrizzo è stato il reggente del clan mafioso Scalisi di Adrano, prima di essere arrestato nel 2020 nell’ambito dell’operazione “The King“. Da intercettazioni disposte dalla Dda della Procura di Catania erano emersi, nell’ambito dell’inchiesta Triade del marzo 2021, dei progetti di vendetta della cosca nei confronti del pentito e dei suoi familiari. Le indagini del commissariato di Adrano e dalla squadra mobile di Catania fecero emergere il «forte disappunto tra gli affiliati al clan Scalisi», per la collaborazione con la giustizia di Salvatore Giarrizzo, avviata nell’estate del 2020, tanto da «progettare atti intimidatori nei suoi confronti e della sua famiglia, finalizzati a fargli ritrattare le dichiarazioni rese nei confronti degli ex compagni e di appartenenti ad altri gruppi mafiosi». Già nel febbraio del 2021 era stato incendiato un camion per la vendita di panini di un suo familiare.

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