Escrementi di topi, muffe, insetti e blatte nelle cucine: i Nas chiudono sette mense ospedaliere

992 punti di preparazione controllati: più di un terzo non era in regola

I carabinieri del Nas hanno chiuso sette mense ospedaliere per la scarsa igiene. D’intesa con il ministero della Salute i militari hanno effettuato controlli all’interno delle strutture sanitarie. Su un totale di 992 punti di preparazione pasto all’interno di punti pubblici o privati. 340, ovvero più di un terzo, hanno presentato irregolarità. I Nas hanno comminato 431 infrazioni penali e amministrative per complessive sanzioni pari a 230 mila euro. Ma i carabinieri hanno anche disposto la sospensione dell’attività o il sequestro per sette punti cucina. A causa della presenza di umidità, muffe, insetti ed escrementi di roditori.


I casi di Palermo e Parma

Nel corso delle verifiche sono stati eseguiti anche tamponi di superficie e campioni per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio. Come per esempio superfici di lavoro, vassoi e acqua utilizzata per la preparazione dei pasti. Sono state individuate 5 positività per la presenza di cariche batteriche superiori ai limiti ammessi. Tra queste, 4 sono relative alla presenza di batteri coliformi nell’acqua utilizzata per la preparazione di pasti. E sono state individuate dal Nas di Palermo presso un’azienda di catering di Agrigento. Per la quale è stata disposta la sospensione dell’attività e la sanificazione delle cisterne utilizzate per lo stoccaggio dell’acqua. Un altro caso di non conformità è stato accertato dal Nas di Parma presso l’area cucina di una clinica. Nella quale un tagliere per la lavorazione delle carni è risultato contaminato da una carica batterica superiore ai limiti.


L’istituto geriatrico milanese

Il Nucleo di Milano ha chiuso le mense di un istituto geriatrico e di un ospedale di quel capoluogo poiché invase da insetti e blatte nei locali di preparazione cibo, nel lavaggio delle stoviglie, nel magazzino e nelle celle frigorifere. Lo stesso motivo ha determinato la chiusura della mensa di una casa di cura accreditata di Napoli. Anche il Nas di Ragusa ha sospeso l’attività dei locali della cucina di un ospedale dove è stata accertata la presenza di roditori e di loro deiezioni. Sequestrati 400 chilogrammi di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. Deferiti all’autorità giudiziaria 9 gestori dei servizi-mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le carenze strutturali e impiantistiche

La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più significativi nelle fasce sensibili dei malati degenti.

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