No! Questo video complottista non è del 1920: scene rubate dai cartoni di Betty Boop

I personaggi e le scene sono stare rubate e modificate da cartoni realizzati 10 anni dopo

Circola un video attribuito al 1920 e intitolato «Come assumere il controllo del mondo» dove viene inscenata la diffusione di un virus, il controllo dei media, la violenza delle forze dell’ordine contro i civili e la vaccinazione di massa. Dal disegno si comprende che si tratta di qualcosa realizzato nella prima metà del secolo scorso, ma c’è qualcosa che non quadra: ricordano quelli del personaggio Betty Boop, creata anni dopo.

Per chi ha fretta

  • La qualità del video è pessima, tipica scelta per la diffusione di materiale manipolato.
  • Il video non è originale ed è stato realizzato rubando contenuti da diversi cartoni animati di Betty Boop.
  • I personaggi dei cartoni animati utilizzati per la clip sono stati creati anni dopo.

Analisi

Il video risulta condiviso nel 2021 dalla pagina Facebook “Catania CreAttiva” e condiviso da diversi utenti nell’aprile 2023:

COME ASSUMERE IL CONTROLLO DEL MONDO

UN CARTONE ANIMATO DATATO 1920 CHE RACCONTA PASSO PER PASSO:

“COME ASSUMERE IL CONTROLLO DEL MONDO”

LA COINCIDENZA NEI DETTAGLI È DAVVERO SORPRENDENTE PERCHÉ LO STIAMO VIVENDO UN SECOLO DOPO!

“REMEMBER TO PUT YOUR MASK ON…” TRADOTTO “RICORDATI DI INDOSSARE LA MASCHERINA”

da Libera Espressione

In questo post de 23 aprile 2023 leggiamo il seguente testo:

Il post riporta la fonte del testo, ossia un post del canale Telegram complottista e antisemita “LiberaEspressione” (ne parliamo qui e qui):

Il post di “LiberaEspressione” è stato poi condiviso da Stefano Montanari, noto personaggio apprezzato negli ambienti complottisti e No vax:

Tra le condivisioni recenti del video troviamo anche il canale Telegram del complottista Davide Zedda:

Video manipolato

I disegni ricordano molto lo stile dei cartoni di Betty Boop, personaggio ideato da Max Fleischer e Grim Natwick nel 1930. Il carretto a inizio filmato, quello con le ruote con i cuscini, è un soggetto prelevato dalla clip “When My Ship Comes” In del 1934:

Ci sono due presenze nella scena della radio che “balla”. Il pesce a sinistra e il mobile a destra provengono da una scena del cartone del 1934:

Un ulteriore personaggio creato successivamente alla data attribuita al fantomatico cartone è “Bimbo”, inventato nel 1930 dagli stessi disegnatori di Betty Boop. La posa che tiene quando viene picchiato da due agenti è la stessa della clip “Swing You Sinners” del 1930.

Anche la posa del poliziotto a sinistra è la stessa del video del 1930:

Anche il poliziotto che cammina sullo sfondo è lo stesso, mentre si nota un particolare mancante: non ci sono le ombre sotto ai personaggi, segno che sono stati letteralmente tagliati dalle scene e riposizionati senza.

La scena dell’omino nero che “vaccina” diversi omini bianchi sono in realtà i diavoletti del cartone “Red Hot Mamma” di Betty Boop del 1934. Nella scena due diavoletti bianchi stavano applicando corna e coda a diversi omini che scendono da uno scivolo verso l’inferno:

L’omino nero a inizio filmato è sempre uno dei diavoletti del cartone del 1934. Anche in questo caso manca del tutto l’ombra.

Lo stesso cavallo con i cuscini legati alle zampe del video di Betty Boop del 1934 è presente nella marcia inscenata nel video manipolato insieme a uno dei diavoletti:

A rendere nota la manipolazione sono stati i colleghi di AFP Factual riportando le parole di Kristi Spencer, portavoce degli studi Fleischer titolari del personaggio Betty Boop, la quale afferma senza alcun dubbio che l’opera non ha nulla a che fare con loro e che l”intero filmato è stato manipolato ad arte sfruttando le clip dei loro lavori del passato.

Conclusioni

Non esiste alcun video del 1920 che dimostri un fantomatico complotto su come assumere il controllo della popolazione attraverso una malattia e la vaccinazione. Il cartone animato non è altro che un’opera recente realizzata sfruttando personaggi e scene rubate da alcuni episodi del personaggio Betty Boop, nato diversi anni dopo.

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