«Inopportuno, ingiurioso e offensivo», Serra deferito dalla Procura sportiva per la lite con Mourinho in Cremonese-Roma

Ora sarà il Tribunale Federale Nazionale a dover prendere una decisione

Lo scorso 28 febbraio, durante la partita Cremonese-Roma, uno scontro appena oltre la linea di gioco portò all’espulsione di José Mourinho su decisione dell’arbitro Piccinini. In conferenza stampa, il tecnico portoghese aveva denunciato l’atteggiamento «irrispettoso» del direttore di gara nei suoi confronti. Dichiarazioni che hanno spinto la Procura Federale ad aprire un’indagine sull’episodio: in seguito ad essa, secondo quanto appreso dall’Ansa, il quarto uomo di quella partita Michele Serra è stato deferito. Gli accertamenti della procura federale avrebbero infatti riscontrato la violazione dell’art 4 del codice di giustizia sportivo e del Codice deontologico degli associati Aia. Il comportamento di Serra, nello specifico, è stato definito «inopportuno, ingiurioso e finanche offensivo delle parole utilizzate». Non solo: la ricostruzione che emerge in seguito all’indagine ha confermato che Mourinho, avvicinatosi a Serra per chiedere chiarimenti su una decisione arbitrale durante il secondo tempo della partita, si sarebbe sentito rivolgere le seguenti testuali parole: «Ti stanno prendendo tutti per il cu*o. Vai a casa, Vai a casa». Ora sarà il Tribunale Federale Nazionale a dover giudicare dopo il deferimento di Serra. Intanto i suoi difensori hanno dichiarato «amarezza» per la decisione, contestando alla Procura di non aver condotto le indagini né essersi confrontata con Serra o la sua difesa. La procura generale ha chiesto a quella federale di insistere per il deferimento, nonostante la richiesta di archiviazione da parte dell’ufficio. «Se mister Mourinho lo vorrà, potremo comunque organizzare un incontro con Serra, per una stretta di mano fra sportivi che vada oltre, nel nome del calcio e dei valori nei quali vogliamo ancora riconoscerci», aggiunge l’avvocato. Serra davanti al procuratore aveva negato di aver pronunciato le frasi contestate, pur riconoscendo di aver avuto un atteggiamento «imperfetto».


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