Chi è Raffaello Follieri, l’imprenditore che vuole comprare l’A.S. Roma (ma i Friedkin…)

Ha offerto 750 milioni di euro. Ma i proprietari vogliono aspettare lo stadio

«La realtà dei fatti è questa: ho avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo nel marzo scorso. Ho manifestato il mio interesse sulla squadra, ma il gruppo americano è stato chiaro: venderà solo se il nuovo stadio di Roma non sarà costruito». Raffaello Follieri riassume così lo stato (di stallo) per le trattative sulla vendita dell’A.S. Roma. Dopo che i giornali hanno scritto di un suo interesse per i giallorossi insieme a un fondo saudita, con il Sole 24 Ore l’imprenditore classe 1978 nato a San Giovanni Rotondo spiega che il prezzo fissato è di 750 milioni di euro. Ovvero 250 milioni di euro in meno rispetto a quello che vorrebbero i Friedkin.


Metalli rari ed energie rinnovabili

I business di Follieri sono i metalli rari e le energie rinnovabili. Il quotidiano finanziario raccoglie alcune dichiarazioni dell’imprenditore. Il quale spiega con ironia: Non sono in Italia per comprare campi di calcio ma per vendere le materie prime più preziose e strategiche per la rivoluzione industriale dell’era digitale, le terre rare». Ovvero i metalli che sono fondamentali per le nuove tecnologie e servono per magneti, sensori e convertitori. Che sono a loro volta indispensabili per la produzione di tecnologie green come l’energia eolica, solare ed elettriche. Ma anche per l’industria aerospaziale e militare. Attualmente Follieri vanta contratti future per 315 miliardi di euro su centinaia di tonnellate di materiali rari. Si tratta di un decimo del totale mondiale, dice.


I sauditi che non ci sono

«Non mi manca la passione perla Roma e di certo non mi mancano le risorse finanziarie. Se dovesse aprirsi una vera trattativa, in ogni caso, la gestirei da solo: per la Roma non ho soci o partner mediorientali», spiega ancora Follieri. Smentendo così la storia del gruppo di imprenditori sauditi pronti a seguirlo nell’affare della società giallorossa. Negli scorsi anni Follieri ha provato a scalare Palermo, Catania e Foggia. Con la società fondata dal padre, Follieri Group, ha fatto una fortuna acquistando e rivendendo gli immobili del Vaticano finiti all’asta per ripagare le vittime dei preti pedofili negli Stati Uniti. Ma ha anche patteggiato una pena a 4 anni e mezzo di reclusione negli Usa per una truffa da due milioni di dollari. Millantando amicizie inesistenti nella Santa Sede convinse diversi imprenditori a investire denaro in business inesistenti. Nell’occasione ha pagato 3,6 milioni di euro di risarcimenti.

Il tesoro di Follieri

Ma il tesoro di Follieri ha legami con l’Arabia Saudita. E più precisamente con alcuni membri della famiglia reale. La Follieri Energy SA e la Blu Lion Shipping sono due dei business più rilevanti. Ma nel 2019 l’imprenditore ha venduto la sua quota di BLS per 1,437 milardi di euro e, nel gennaio 2023, ha ceduto anche la Follieri Energy per 137 milioni di euro. «Ho avuto così la possibilità di concentrare tutte le energie sulle terre rare. Oggi ho sotto controllo l’8% del mercato globale, costituito da circa 120 tonnellate di metalli rari per un valore di 270 miliardi di euro e da circa 1000 chili di Nichel wire per un valore di circa 45 miliardi di euro. Presto diventerà operativa anche la piattaforma digitale di trading di terre rare, che farà capo alla mia Metal Trading Company denominata PASELE SA, con sede a Ginevra».

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