Usa, bandiere a mezz’asta per 4 giorni dopo la strage in Texas. Biden chiama il Congresso: «Ora basta, vietiamo le armi d’assalto»

L’affondo del presidente Usa. «Dall’inizio dell’anno già oltre 200 sparatorie di massa: di cos’altro abbiamo bisogno per agire?»

Dopo la sparatoria avvenuta in un centro commerciale del Texas che ha causato 8 vittime e 7 feriti, il presidente americano Joe Biden ha ordinato siano abbassate e tenute a mezz’asta le bandiere sugli edifici pubblici di tutti gli Usa in memoria dei morti provocati dall’ennesima strage armata. «Un atto insensato», ha detto Biden. Che continua anche la sua battaglia politica per spezzare il circuito tragico della violenza. Il presidente Usa ha rinnovato l’appello al Congresso ad approvare una legge che metta al bando i fucili d’assalto, vere e proprie «armi da guerra», come le ha definite lo stesso Biden. «Ancora una volta chiedo al Congresso di approvare una legge che vieti le armi d’assalto e i caricatori ad alta capacità e che imponga controlli sul background di chi vuole acquistare un’arma», si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca. «Non abbiamo bisogno di altro per tenere le nostre strade al sicuro», continua il presidente, che ricorda come dall’inizio dell’anno negli Stati Uniti ci siano state già oltre 200 sparatorie di massa. La sparatoria in Texas è avvenuta nel centro commerciale di Allena, piccolo sobborgo di Dallas. Otto persone sono rimaste uccise, più la nona vittima che sarebbe proprio l’assalitore, ucciso dalla polizia intervenuta sul luogo. E secondo quanto riferito dalla polizia, tra i 7 feriti ci sarebbe anche un bimbo di cinque anni.  


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