Verona, picchia la compagna e mette il guinzaglio al collo del figlio: a processo un uomo di 52 anni

L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, lesioni, minacce e violenza privata. Il processo avrà inizio il 9 maggio

È stato rinviato a giudizio A.T., un 52enne residente a Verona accusato di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, lesione, minacce e violenza privata. Secondo i pm, l’uomo avrebbe picchiato e maltrattato non solo la compagna, ma anche i suoi due figli minorenni. «Percosse e minacce», ha raccontato la donna agli inquirenti, che ormai erano diventati «una routine, una prassi infernale». La 40enne veronese ha trovato il coraggio di denunciare il compagno soltanto dopo aver assistito a una scena definita da lei stessa «sconvolgente». L’uomo avrebbe infatti legato con un guinzaglio il figlio adolescente della donna per impedirgli di difendere sua madre. Stando alle ricostruzioni della donna, il 51enne avrebbe prima colpito il cane e poi stretto il guinzaglio intorno al collo del ragazzo, «prendendolo da dietro, lasciandogli i segni e rischiando di soffocarlo». Una denuncia grave, che si somma ai racconti degli altri episodi di aggressioni e minacce che la donna e i suoi due figli avrebbero subito nel corso degli ultimi due anni. L’uomo è stato ora rinviato a giudizio e il processo avrà inizio il 9 giugno. Tra i vari capi di accusa a cui il 51enne sarà chiamato a rispondere c’è anche quello di lesioni, per aver colpito la donna alla testa e alla schiena con un telefono. I pm accusano l’uomo di aver «reiteratamente minacciato la convivente, percuotendola sovente con calci, schiaffi e pugni, controllandola in ogni spostamento». Non solo: il 51enne le avrebbe anche «impedito di vedere i familiari» e l’avrebbe sfruttata economicamente, «costringendola a dargli il bancomat per le proprie spese».


In foto: Il tribunale di Verona


Leggi anche: