Festa della Mamma, Sara Manfuso annuncia la nuova gravidanza e boccia l’utero in affitto: «Non si scelgono i bambini su un catalogo»

La stoccata dell’opinionista e moglie di Andrea Romano a Elly Schlein: «Per me essere progressisti è innanzitutto riconoscere e tutelare i diritti della donna e del minore»

Sara Manfuso – già concorrente del Grande Fratello e presidente dell’associazione #IoCosì – è di nuovo incinta. A dare l’annuncio, proprio nel giorno della Festa della Mamma, è la stessa opinionista tv sul suo canale Instagram, con un messaggio a metà tra il pubblico e il privato. Per Manfuso quello in arrivo sarà il secondo figlio (o figlia): l’ex Gf ha infatti già una bimba – Lucrezia – avuta dall’ex politico Alfredo D’Attorre. Mentre il nuovo arrivato nasce dalla relazione con il politico e storico Andrea Romano, con cui è sposata dal 2020. «Auguri a me. Capelli scuri, con in grembo il senso di una vita», si fa gli auguri Manfuso via social, condividendo il “suo” senso di maternità. «Diventare madre è stato un dono che la vita mi ha fatto e che corrisponde alla perpetua consapevolezza di dover essere quel porto sicuro dal quale il viaggio della libertà di mia figlia parte e attracca ogni volta in cui riterrà». Poi l’opinionista allarga però la riflessione ad un tema tornato al centro del dibattito pubblico negli ultimi mesi, quello della cosiddetta maternità surrogata. «Non ho mai inteso la mia genitorialità come un diritto, né come un capriccio individuale. Per quanto generalmente cerchi sempre di essere rispettosa delle scelte altrui, che ben mi guardo dal giudicare, non ritengo giusto affittare l’utero di una donna – magari costretta da una situazione di indigenza a questo “lavoro” – per soddisfare il desiderio di avere un bambino “da catalogo” attraverso una ricca transazione economica», scrive Manfuso. Per poi concludere con quella che pare a tutti gli effetti una stoccata alla neo-segretaria del Pd Elly Schlein: «Per me, essere progressisti è innanzitutto riconoscere e tutelare – difendendoli – i diritti della donna e del minore. No all’utero in affitto!».


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