No! Quello indossato in Italia da Zelensky non è un simbolo dell’estrema destra nazista

Indossato con una felpa militare durante gli incontri con Giorgia Meloni e Papa Francesco, il significato simbolico originale e quello attuale riguarda la libertà dell’Ucraina

La recente visita di Zelensky in Italia ha scatenato nuovamente le accuse di nazismo contro il Presidente ucraino, il tutto a causa di un simbolo presente nella sua felpa indossata durante gli incontri con Giorgia Meloni e Papa Francesco. Si tratta di un tridente con al centro una spada, un simbolo ricondotto dai critici al collaborazionista dei nazisti Stepan Bandera e all’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN). Oltre al fatto che il simbolo risulta diverso da quello dell’OUN, le origini del tridente con la spada e il simbolismo che porta con sé alle sue origini non hanno nulla a che fare con il nazismo.

Per chi ha fretta

  • Il logo non è lo stesso dell’OUN.
  • L’OUN non è considerato un gruppo nazista, il suo logo originale risulta registrato presso il Ministero della Giustizia ucraina dal 1993.
  • Il logo dell’OUN è stato approvato nel 1932 a seguito di un concorso vinto dal grafico ucraino di origini cosacche Lisovsky.
  • L’OUN venne fondato a seguito dell’invasione sovietica della Repubblica Popolare nazionale dell’Ucraina da parte degli ucraini emigrati all’estero, con l’obiettivo di liberare il Paese e renderlo nuovamente indipendente.
  • Stefan Bandera non fu “un fondatore” dell’OUN, ma ne causò la spaccatura guidando poi una fazione denonimata OUN-B che non riprese il logo disegnato da Lisovsky.
  • Secondo lo storico ucraino Oleksandr Kucheruk, il tridente con la spada è diventato un simbolo riconosciuto della “Rivoluzione della Dignità” e della guerra contro gli occupanti russi nella regione orientale del Paese.
  • Il logo presente nella felpa di Zelensky riprende il tridente con la spada simbolo di libertà dell’Ucraina. Oggi viene indicato come il «tridente di Zelensky» senza alcun riferimento all’OUN o ad altre realtà.
  • In Ucraina c’è una legge che condanna i regimi totalitari comunista e nazionalsocialista in Ucraina e vieta la propaganda dei loro simboli.
  • I partiti di estrema destra in Ucraina sono estremamente minoritari: 315 mila preferenze su un’affluenza di quasi 30 milioni di votanti nel 2019 quando venne eletto Zelensky, loro avversario politico.
  • I partiti di estrema destra ucraina hanno sempre visto Zelensky come un collaborazionista russo.

Analisi

Tra i post pubblicati troviamo quello del 14 maggio 2023 di Donatella Di Cesare, saggista italiana e professore ordinario presso La Sapienza di Roma, la quale afferma che l’OUN sia stato fondato da Bandera:

Zelensky accolto a Roma con tutti gli onori mentre indossa orgoglioso una maglia militare con lo stemma del tridente simbolo dell’Organizzazione dei Nazionalisti ucraini fondata da Bandera.

Troviamo altri post che riportano la stessa teoria :

Ma nessuno si è accorto della patch che ha Zelensky sul braccio? Ovviamente sui media nulla. È il simbolo dell’OUN il cui leader era Bandera, eroe nazionale ucraino. Cosa era L’OUN e chi era Bandera? Per fare un parallelismo con l’Italia l’OUN era il partito fascista, questo partito fu fedelissimo alleato di Hitler. Bandera era l’omologo del nostro Mussolini e mandò milioni di oppositori, comunisti, ebrei e appartenenti a piccole etnie a morte nei lager nazisti. Ma cosa serve per capire che state sostenendo un nazi fascista e state sdoganando il fasci nazismo? Se volete avere un’idea ( prima che, come spesso accade, cambino tutto o cancellino) qui avete qualche info.

C’è chi associa il logo a quello del partito di estrema destra Pravyj Sektor che utilizza il logo dell’OUN:

Ieri il presidente ucraino Zelensky si è presentato in Italia vestito, come suo solito, in abiti militari, stavolta però con una piccola variante al tema: niente scritte tipo “support Ukraine” o patch militari, forse consigliato da qualche personal shopper di fiducia, ma, per salutare i suoi alleati italiani, ha scelto di indossare una felpa nera con ricamato sopra il simbolo dell’OUN (ripreso poi dall’attuale partito di estrema destra Pravyj Sektor), un’organizzazione collaborazionista e fascista fondata da Stepan Bandera, complice dei più efferati eccidi di ebrei, comunisti e oppositori durante la seconda guerra mondiale.

Questo dettaglio sarà sicuramente sfuggito ai nostri attenti mezzi di informazione e l’intero parterre di giornalisti e conduttori presenti all’intervista trasmessa in diretta su Rai1, sempre pronti a difendere l’immagine del presidente ucraino e diffondere i suoi messaggi liturgici, così come sarà sfuggito a chi continua ostinatamente ad equiparare i battaglioni ucraini alla resistenza in Italia per giustificare l’invio delle armi in quel paese.

Il prossimo 25 aprile veniteci ancora a parlare della “resistenza” ucraina come dei nuovi partigiani…

Le prime reazioni contro il simbolo provengono però dalla Russia, in particolare dal propagandista Sergej Karnauchov attraverso un post pubblicato il 13 maggio 2023 sul suo canale Telegram. Tra i diffusori di spicco troviamo la giornalista Fiorella Isabel di RT (Russia Today) e diversi siti russi.

Le accuse di nazismo

In Ucraina c’è una legge, approvata nel 2015, che vieta la propaganda nazista e comunista in tutto il Paese. Di fatto, il Presidente ucraino andrebbe contro la legge nel caso indossasse simboli appartenenti o che rimandino all’ideologia nazista.

Esistono dei partiti di estrema destra in Ucraina, tra questi Pravyj Sektor. Il partito si era presentato contro Zelensky nelle elezioni del 2019 attraverso una coalizione dei partiti di estrema destra che non raggiunse il 5% minimo dei voti necessari per ottenere almeno un seggio. Di fatto, ottennero appena 315 mila voti in tutto il territorio ucraino su un’affluenza di quasi 30 milioni di votanti. Pravyi Sektor, nel veder vincere Zelensky, non la prese molto bene definendolo «rappresentante del mondo russo» e nemico dell’Ucraina.

Parliamo di una minoranza, quella dell’estrema destra ucraina, che smentisce le accuse di un “Paese nazista” da parte del Cremlino. Non vi è motivo perché Zelensky voglia sostenere un gruppo estremamente minoritario rispetto al restante elettorato nazionale e che lo ha più volte accusato pubblicamente.

Il simbolo non è quello dell’OUN

Partiamo da un fatto: Zelensky non ha indossato il simbolo dell’OUN. In quanto Presidente dell’Ucraina non dovrebbe affatto indossare simboli o stemmi appartenenti a formazioni politiche come Pravyj Sektor od organizzazioni come l’OUN, il cui logo e bandiera risultano registrati presso il Ministero della Giustizia ucraina dal 1993.

Il logo non è affatto uguale. Non solo i due denti laterali del tridente vengono disegnati in maniera totalmente diversa, rispetto al logo dell’OUN in quello usato da Zelensky l’impugnatura e il pomolo sono contenuti all’interno del simbolo del tridente ucraino.

Sostenere che Zelensky abbia indossato uno stemma associato al gruppo di estrema destra di Pravyj Sektor è fuorviante. Il logo del gruppo di estrema destra riprende quello dell’OUN e non è lo stesso riportato nella felpa di Zelensky.

L’origine dello stemma dell’OUN

Il simbolo del tridente con la spada è opera del grafico ucraino Robert Antonovich Lisovsky, lo stesso che viene indicato come l’ideatore del logo della compagnia aerea tedesca Lufthansa (storia non confermata o smentita dalla società). Figlio di una famiglia ucraina e tedesca, Lisovsky nacque nel 1893 in un villaggio della regione di Dnipropetrovsk (nell’attuale territorio ucraino) e studiò presso l’Accademia ucraina delle arti creata durante la Repubblica Popolare nazionale dell’Ucraina. Con il ritorno dei bolscevichi, e dopo due arresti durante i quali rischiò la vita, nel 1920 si trasferì nella città di Leopoli all’epoca sotto il controllo polacco.

La Repubblica Popolare nazionale dell’Ucraina venne fondata nel 1917 a seguito della Rivoluzione russa che segnò il crollo dell’Impero russo. L’indipendenza durò ben poco, concludendosi nel 1920 con l’invasione da parte dei bolscevichi. Le terre della Repubblica vennero divise tra Polonia, Romania e Cecoslovacchia da una parte, dall’altra dall’Unione Sovietica.

Gli ucraini emigrati all’estero crearono diverse associazioni culturali, le quali usavano nei loro stemmi e sigilli il tridente (tryzub) poi diventato simbolo nazionale. Questo non veniva malvisto soltanto dai sovietici, ma anche dai polacchi che dichiararono illegale la messa in mostra in quanto considerato un gesto contro le autorità polacche.

Nel 1929 Lisovsky divenne docente presso lo “Studio ucraino di arti plastiche” a Praga, le cui attività vennero poi distrutte sia dai nazisti che dai sovietici. L’OUN venne fondato nel 1929 a Vienna a seguito dell’unificazione di diverse organizzazioni nazionaliste ucraine, mentre il logo venne scelto tramite un concorso nel 1932 dove risultò vincitore l’elaborato di Lisovsky.

La versione del tridente con la spada fu una proposta dello stesso Lisovsky, il quale risulta discendente di un’antica famiglia cosacca . Uno dei suoi avi sarebbe stato un colonnello sotto Petro Doroshenko, noto cosacco che per alcuni viene considerato un eroe nazionale che voleva un’Ucraina indipendente. Nella città natale di Lisovsky c’era un altare con la spada Arya (Арія o АРЕЯ), uno dei simboli dell’Ucraina. Nei moderni simboli militari ucraini, di fatto, vengono inseriti molti di origine cosacca.

Come riporta lo storico ucraino Oleksandr Kucheruk, responsabile del Museo della Rivoluzione Ucraina (1917-1921), nelle condizioni clandestine in cui operava l’OUN era difficile utilizzare pubblicamente i simboli dell’organizzazione. Solo nel 1955, durante la IV Grande Assemblea dei nazionalisti ucraini, il simbolo del tridente con una spada al centro venne ufficialmente adottato e inserito all’interno del “Manuale delle cerimonie”, mentre per la bandiera bisognò aspettare la V Assemblea del 1964.

L’OUN, Bandera e l’OUN-B

Secondo la docente Donatella Di Cesare l’Organizzazione dei Nazionalisti ucraini sarebbe stata fondata da Bandera. L’ucraino Stepan Andrijovič Bandera aderì all’OUN solo nel 1931, due anni dopo la sua fondazione dove il primo leader eletto risultò Yevhen Mykhailovich Konovalets. L’obiettivo di quest’ultimo era quello di esercitare l’influenza dell’Organizzazione tra gli emigrati ucraini di tutto il continente europeo al fine di rendere l’Ucraina una repubblica indipendente. Il 23 maggio 1938, venne assassinato con una bomba dall’agente del NKVD sovietico Pavel Sudoplatov su ordine di Stalin, con l’obiettivo di destabilizzare l’OUN.

Dopo l’evasione del 1939 dalle carceri polacche, Bandera riprese le sue attività con l’OUN entrando in conflitto con l’allora leader Andriy Atanasovich Melnyk, causando la scissione dell’Organizzazione nel 1941: da una parte l’OUN-B capitanata dallo stesso Bandera e la OUN-M di Melnyk. La nuova formazione di Bandera passò dai colori blu e giallo al rosso e il nero, staccandosi anche dal logo disegnato da Lisovsky preferendo come simbolo (sotto a destra) contenente lo storico tridente ucraino.

Al contrario dell’OUN originale, l’OUN-B non registrò il suo logo come partito politico od organizzazione dopo l’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica.

Simbolo per la giustizia e la libertà ucraina

La spada è presente tra le onorificenze dell’Esercito della Repubblica popolare ucraina, come nella Croce di Simon Petliura ritenuta la più alta onorificenza statale del governo in esilio a seguito dell’invasione bolscevica. Il nome deriva dal comandante supremo dell’esercito popolare ucraino e presidente della Repubblica popolare ucraina, sotto il quale serviva Andriy Atanasovich Melnyk poi co-fondatore dell’OUN.

Come riportato nel sito dell’Istituto Nazionale Ucraino, nel periodo delle due guerre il tridente divenne simbolo di lotta per la libertà dell’Ucraina. I membri dell’OUN erano di fatto intenzionati a lottare con le armi per l’indipendenza dell’Ucraina dai bolscevichi e dai polacchi che occupavano il loro territorio.

Nel 2015 il collezionista e giornalista Andriy Boechko istituì un premio per gli eroi dell’Ucraina sotto forma di ciondolo raffigurante un tridente con la spada: «Questo è un simbolo della nostra lotta per l’indipendenza. La moneta di Volodymyr presenta anche un tridente sormontato da una spada romana come simbolo della lotta della nazione per l’indipendenza in questo momento» dichiarò Boechko a Zn.ua.

Nel 2017 un residente di Leopoli ideò un premio per gli «eroi partecipanti alla Rivoluzione della Dignità», nota anche come “Eurorivoluzione”. La medaglia consegnata era formata da una croce con all’interno il tridente con la spada circondato dalle stelle dell’Unione europea.

Secondo quanto affermato dallo storico ucraino Oleksandr Kucheruk, il tridente con la spada è diventato un simbolo riconosciuto della “Rivoluzione della Dignità” e della guerra contro gli occupanti russi nella regione orientale del Paese.

Nello stemma dell’Ufficio investigativo Statale (DBR – ДБР) troviamo tre elementi in uno: il tridente, la spada e uno scudo. Nella descrizione, presente nel sito ufficiale, lo scudo simboleggia la protezione dei diritti umani e delle libertà, la spada lo strumento della giustizia.

Il simbolo usato da Zelensky

Non è la prima volta che Zelensky indossa la felpa nera con il tridente contestato. Questa viene ripresa durante un’intervista rilasciata nel 2023 al giornalista ucraino Dmytro Komarov.

Il 30 marzo 2023, Zelensky indossava la stessa felpa (e altre) durante un’intervista rilasciata a Julie Pace di Associated Press. Ad aprile la indossava durante la visita ad Avdiivka.

Circola almeno dal 2015

Diverso da quello usato dall’OUN, più “pulito” e stilizzato, lo troviamo in un prodotto in vendita online nel 2022 (l’immagine risulta caricata il 24 settembre 2022).

Ecco un confronto con il simbolo indossato da Zelensky durante la sua visita in Italia:

Lo stesso disegno venne pubblicato in un post de 2020 di Nadia Viktorivna Savchenko, eroe dell’Ucraina 2015 e appartenente al partito di centro-destra europeista Batkivshchyna* di Yulia Tymoshenko. Rispetto a quello del 2022, la spada nella versione condivisa da Savchenko è decorata con il colore rosso e non blu.

Circolava già nel 2018 riportato in un post Facebook della pagina “Momento ucraino” (Українська Мить).

Ritroviamo la versione con la spada in blu, pubblicata nella pagina VK del “Battaglione dei volontari OUN” in un post del 27 aprile 2015, dove il tridente è stato inserito all’interno di uno scudo che risulta graficamente diverso (i bordi e la scritta in alto). Di fatto, la toppa usata dal battaglione presenta il logo disegnato nel 1932.

Nella parte bassa leggiamo «Libertà o morte» («ВОЛЯ АБО СМЕРТЬ»). Questo slogan veniva usato in passato dai cosacchi e dagli anarchici di Nestor Makhno. Più recentemente, venne usato anche dalle tifoserie di calcio ucraine durante la rivoluzione del 2013-2014. Lo slogan non è presente nella toppa di Zelensky, così come in altri elementi che vedremo nei prossimi capitoli.

Il tridente e il marketing

Nel corso dell’invasione russa in Ucraina, il Presidente Zelensky ha indossato diverse versioni del tridente (tryzub) come quello che riprende un X-Wing dell’Alleanza Ribelle di Star Wars, simboli non registrati che vengono poi ripresi da diverse realtà online per vendere magliette e gadget associate a Zelensky. Discorso simile per la moglie Olena, la quale indossa un ciondolo con un altro tridente.

Le felpe indossate da Zelensky appartengono a diversi marchi prodotti in Ucraina. Nell’incontro con il presidente Duda in Polonia, la felpa nera con il tridente ricamato è stata realizzata da Katelab di Kateryna Kovalchuk. Sempre sua la maglietta con il tridente indossata nel discorso del centesimo giorno dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala.

Anche altri membri dello staff del Presidente ucraino indossano le sue magliette, come Kyrylo Tymoshenko e Serhiy Leshchenko.

Nel corso delle festività pasquali Zelensky aveva indossato un’altra maglia tipica ucraina, prodotta da un’azienda locale, dove vengono ripresi il tridente e lo stemma del principato, due spade che simboleggiano il coraggio e la lotta, un ramo di viburno e grano. Si tratta di una creazione del marchio ucraino Etnodim. Nel giorno dell’Indipendenza indossava quella del marchio Indposhiv che raffigurava una donna e un uomo che si tengono per mano, dei carri armati e dei fiori.

Non c’è un’esclusiva su chi vesta o meno Zelensky e il suo staff, i marchi variano in continuazione. Il sito Birdinflight.com aveva pubblicato un’analisi sui vestiti, i marchi e il costo dei prodotti indossati dal Presidente durante i suoi interventi.

Il “tridente di Zelensky”

Anche il simbolo contestato dopo la visita italiana viene utilizzato per la vendita di magliette e gadget, però in questo caso non si riscontra al momento un autore. Nelle descrizioni dei prodotti leggiamo «Tridente di Zelensky» o «come Zelensky».

Maglioni simili a quello indossato dal Presidente ucraino vengono venduti online indicando proprio il suo nome: «Felpa unisex con patch “tridente”, come il family look di Zelensky» («Світшот унісекс з патчем “тризуб”, як у зеленського family look»).

In un altro sito viene venduta la toppa con la seguente descrizione: «Tridente come l’argento di Zelensky» («Шеврон Тризуб Как у Зеленского серебро»).

Aggiornamento 18 maggio

Il gruppo filorusso Voxkomm contesta la descrizione del tridente con la spada come simbolo di libertà, ossia quella fornita dallo storico ucraino Oleksandr Kucheruk. Per sostenere la tesi condividono il link della voce “Tridente” dell’Internet Encyclopedia of Ukraine dove si fa riferimento al logo disegnato da Lisovsky e l’organizzazione nazionalista. Cliccando sulla parola “nationalist” si arriva a una pagina dedicata al nazionalismo ucraino (“nationalism“) dove viene descritto proprio in relazione al desiderio di una Ucraina indipendente e sovrana:

The nationalists regarded the nation as the ultimate ideal. One of the resolutions of the 1929 Congress of Ukrainian Nationalists stated: ‘The Ukrainian nation is the starting point for all activity and the end goal of every undertaking by a Ukrainian nationalist; the nation is the highest form of human society.’

Vengono prese le distanze dal nazismo tedesco e dal fascismo italiano:

The motivating factor of Ukrainian nationalism was the pathos of the Ukrainian liberation struggle. Its main success lay in its ability to arouse dynamism in postrevolutionary Ukrainian society and to secure the continuation of the independence struggle after the failure to maintain statehood. The closest relatives of Ukrainian nationalism were not German Nazism and Italian fascism, which were the product of industrialized and urbanized societies, but similar ideologies of parties among agrarian peoples in less-developed countries of Eastern Europe, including the Ustaše (Ustashi) of Croatia, the Romanian Iron Guards, the Slovak L’udaks (supporters of A. Hlinka’s Slovak People’s party), and the Polish National Radical camp. Ukrainian nationalism was a uniquely generated phenomenon, although its development was decisively influenced by foreign models. The Ukrainian movement also adopted certain symbolic paraphernalia (such as forms of greeting).

Viene indicato l’impegno dei nazionalisti sia contro la Germania hitleriana che contro l’Unione Sovietica stalinista:

Despite the movement’s internal difficulties it was the strongest Ukrainian political force of the day, and it managed to lead a resistance movement against both a Hitlerite Germany and a Stalinist Soviet Union.

La pagina conclude affermando che il nazionalismo ucraino ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’Ucraina come forza rivoluzionaria nella lotta per l’autodeterminazione:

Nevertheless it left an indelible mark on Ukrainian history, both as a sign of the people’s life and as a revolutionary force in the struggle for self-determination.

Conclusioni

Quello indossato da Zelensky non è affatto un simbolo riconducibile al nazismo. Storicamente, il tridente con la spada indica il desiderio di un’Ucraina libera e indipendente. Questo non venne utilizzato dal collaborazionista dei nazisti Stepan Bandera. Il logo utilizzato da Zelensky circola sui social almeno dal 2015 attraverso una minoranza di volontari dell’OUN, probabilmente riprendendolo da un’altra realtà e senza registrarlo o riportarlo nelle proprie divise. Di fatto, il logo viene oggi identificato solo con la figura del Presidente ucraino e descritto come il «Tridente di Zelensky».

*Nota – Inizialmente Batkivshchyna era stato riportato erroneamente come partito di centro-sinistra. Precisiamo che non è un partito nazista o neonazista.

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