Salta lo sciopero degli aerei di domani, i sindacati rinviano lo stop dei voli a giugno

Soddisfatto il ministro dei Trasporti Salvini, che aveva chiesto un ripensamento per l’emergenza in Emilia-Romagna: «Bel gesto di unità del Paese»

È stato annullato lo sciopero del personale di volo e di terra che avrebbe dovuto paralizzare il traffico aereo venerdì 19 maggio. Ad annunciarlo è il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che dopo aver chiesto alle sigle di ripensarci, ha ottenuto lo stop e il rinvio a giugno: «Vorrei ringraziare i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, dopo la nostra richiesta, hanno deciso di rinviare a giugno lo sciopero. Grazie per la  sensibilità e la pronta accoglienza di quanto richiesto». I sindacati avevano già chiarito che in Emilia-Romagna ogni servizio sarebbe stato mantenuto, «per non arrecare ulteriori danni a una regione già colpita dall’emergenza». Ma dopo la richiesta del Mit, hanno deciso di differire lo sciopero dell’handling aeroportuale al 4 giugno prossimo.


I voli cancellati

Diverse le agitazioni – sia di personale di terra sia di volo – che si sarebbero dovute concentrare nella giornata di venerdì: 24 ore di sciopero indetto dalle aziende di handling e dal personale Air Dolomiti, 4 ore di sciopero dalle 13 alle 17 del personale Volotea, a cui si aggiungeva quello del personale di terra di American Airlines ed Emirates dalle 12 alle 16. Ita aveva già cancellato più di 100 voli ma anche altre compagnie sarebbero state coinvolte nelle proteste delle sigle sindacali. L’Ente nazionale per l’aviazione civile aveva garantito le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, «nelle quali i voli devono essere comunque effettuati, inclusi i voli charter, e tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero e voli di collegamento con le isole con unica frequenza giornaliera con esclusione del traffico continentale». Ita Airways aveva cancellato 113 voli, la quasi totalità dei quali nella giornata di venerdì. «Ita Airways ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri», aveva fatto sapere la compagnia, «riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 68% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero».


L’agitazione riguardava anche altre compagnie di proprietà straniera, come Air Dolomiti (assistenti di volo e hostess) e Volotea , American Airlines e Emirates. Queste ultime avrebbero interrotto il servizio di terra dalle 12 alle 16, come riferito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, spiegando che lo sciopero era stato indetto «a causa delle procedure di licenziamento avviate nei confronti di alcuni lavoratori del reparto amministrativo e commerciale». Le stesse sigle avevano annunciato lo sciopero del comparto handling aeroportuale, «contro il mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale atteso ormai da 6 anni». Lo sciopero avrebbe riguardato: Ags Handling (Bergamo, 24 ore), Toscana Trasporti Handling (Firenze, Pisa, 12-16), Aziende Servizi aeroportuali handling (nazionale, 24 ore), Aviation Services (Roma, 10-14), Aziende di handling (nazionale, 12-16), Comparto aereo, aeroportuale, indotto (nazionale, 24 ore), Comparto aereo e aeroportuale (nazionale, 24 ore), Security.it (Varese, 12-16), Aeroporto di Genova (Genova, 24 ore). Cub Trasporti ha invece confermato lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del trasporto aereo, sottolineando come già prima della richiesta del ministero fosse stato garantito il servizio in Emilia-Romagna.

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