Plusvalenze, la procura della Figc chiede 11 punti di penalizzazione per la Juventus

Al termine della requisitoria, il procuratore Chinè ha avanzato anche la richiesta di otto mesi di inibizione per i dirigenti bianconeri

Nuovo capitolo della vicenda giudiziaria che coinvolge la Juventus nel cosiddetto caso plusvalenze. Dopo il ricorso dei bianconeri al Collegio di garanzia del Coni, si è tornati in udienza presso la Corte federale d’appello della Figc, chiamata a rivedere la sanzione dei 15 punti decurtati alla squadra nella classifica di Serie A. Al termine della requisitoria, il procuratore Giuseppe Chinè ha avanzato la richiesta di 11 punti di penalizzazione e otto mesi di inibizione per i sette – ormai ex – dirigenti tesserati. Se l’istanza fosse accolta, la Juventus piomberebbe al settimo posto nella classifica di Serie A, fuori dai posti utili per partecipare alle competizioni europee. Prima dell’udienza di rivalutazione di oggi, 22 maggio, la Juventus era stata penalizzata di 15 punti, a fronte di una prima richiesta di Chinè di 9 punti.


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