Crimea, il Consiglio di Stato nazionalizza l’appartamento della famiglia Zelensky

Aksyonov, capo dell’amministrazione della penisola: «La Crimea continua a nazionalizzare le proprietà dei nemici della Russia»

Le autorità della Crimea hanno deciso di nazionalizzare l’appartamento nel complesso residenziale Imperator nella piccola città di Livadija, a tre chilometri da Yalta, appartenente alla famiglia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A renderlo noto con un video su Telegram è stato il Capo dell’amministrazione della penisola, Sergei Aksyonov. Nel video Aksyonov dichiara: «La Crimea continua a nazionalizzare le proprietà dei nemici della Russia. Un certo numero di oggetti viene trasferito alla proprietà della Repubblica, tra cui un edificio a Simferopol che apparteneva all’estremista Majlis bandito in Russia, così come l’appartamento di Olena Zelensky (moglie del presidente ucraino, ndr) a Yalta». «Un’altra serie di beni, grandi aziende vinicole, istituzioni finanziarie, l’appartamento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e altre proprietà di tutti coloro che contribuiscono al regime anti-russo in Ucraina saranno presi in considerazione nella sessione parlamentare di oggi», ha concluso Aksyonov nel suo messaggio su Telegram. Nell’ottobre 2022, il Consiglio di Stato della Crimea ha dato il via libera alla risoluzione che permette di trasferire la proprietà di beni, imprese e proprietà appartenenti a Paesi e cittadini stranieri alla Crimea, in particolare quelli appartenenti a oligarchi, politici e funzionari ucraini ritenuti oppositori di Mosca.


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