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Non ci sono prove che Vladimir Putin abbia scritto una “lettera sulla pace” al Parlamento italiano

Non esiste alcun riscontro fondato in grado di attestare che il messaggio sia stato realmente scritto da Putin, o dalla Federazione Russa

Circola sui social una presunta lettera che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe indirizzato al Parlamento italiano. Andiamo a leggere il suo emotivo (quanto infondato) contenuto.

Per chi ha fretta:

  • Ha iniziato a circolare sui social una presunta lettera che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe indirizzato al Parlamento italiano
  • Non viene citata alcuna fonte, ma lo stesso testo è stato condiviso mesi fa sul portale litaliamensile.it
  • Anche in questo caso, tuttavia, non vengono allegate prove a testimonianza di quanto scritto
  • Non esiste alcun riscontro fondato in grado di attestare che una simile lettera sia stata realmente scritta da Putin, o dalla Federazione Russa, e spedita al Parlamento italiano

Analisi

«Lettera aperta a tutto il Parlamento italiano. La vostra pace non è la mia pace. Voi parlate di pace e volete distruggere la Russia. Voi parlate di pace ma avete permesso 8 anni di bombardamenti di civili nel bacino del Donbass. Voi parlate di pace e continuate a mandare armi in Ucraina per fomentare la guerra. Voi parlate di pace ma state sempre dalla parte della guerra, Stati Uniti e NATO hanno portato sempre e solo guerre, Viet Nam,Palestina, Syria, Libya, Somalia, Yugoslavia, Afghanistan, Yemen, Iraq, Donbass, Russia-Ucraina etc… solo guerre in nome della pace. La mia pace non sarà mai come la vostra pace». Questo è il testo che viene condiviso su Facebook, al fianco di una foto ritraente Vladimir Putin. Che sarebbe anche, secondo quanto leggiamo, il firmatario del presunto appello.

Non viene citata alcuna fonte per queste parole. Non risulta che il leader del Cremlino abbia elaborato una lettera aperta rivolta al Parlamento italiano con questo contenuto. Cercando le frasi su Google approdiamo piuttosto su un portale chiamato: litaliamensile.it, che si definisce un «quotidiano online» per, leggiamo, un’«Italia libera e popolare». Sul sito troviamo le stesse identiche parole condivise nel post citato, ma in questo caso sopra la firma «Federazione Russa». E pubblicate non nel maggio 2023, come lascerebbe supporre la condivisione Facebook, ma nell’ottobre 2022. Una cosa che accomuna quanto pubblicato sul sito al post condiviso sui social, tuttavia, c’è: il fatto che nessuno dei due abbia citato alcuna fonte relativa al messaggio, che non ci risulta trovare alcun riscontro al di fuori di queste condivisioni.

Conclusioni

Non abbiamo trovato fonti attendibili in merito alla presunta lettera che Putin, secondo il post su Facebook, o la Federazione russa, secondo il sito litaliamensile.it, avrebbero scritto al Parlamento italiano. In nessuno dei due casi viene citata una fonte in grado di attestare l’autenticità del contenuto.

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