Luca Barbareschi e le molestie alle attrici: «Chi mi accusa cerca pubblicità. Io? Non sono come Fazio…»

L’attore e produttore dopo la richiesta di cancellare il suo show in Rai

Nei giorni scorsi i consiglieri di amministrazione della Rai Riccardo Laganà e Francesca Bria hanno chiesto di bloccare il nuovo programma di Luca Barbareschi. In una lettera indirizzata alla presidente Marinella Soldi i consiglieri hanno ricordato le uscite sulle molestie dell’attore, produttore e regista. Nelle quali ha sostenuto che c’è chi denuncia per pubblicità. Le sue dichiarazioni hanno suscitato una protesta di attori e attrici davanti al teatro Eliseo. E lui ha rilasciato una serie di dichiarazioni che nelle intenzioni dovevano essere riparatrici. Minacciando però anche denunce nei confronti di chi vuole «bloccarlo». E oggi in un’intervista al Corriere della Sera rincara la dose: «Magari adesso questi due consiglieri Rai sono un po’ più conosciuti grazie a me».


Le attrici e le molestie

Barbareschi va all’attacco: «Ma chi sono questi? Quando la signora Bria era alle elementari io già facevo di tutto. Mi chiedo se fossero gli stessi di due anni fa, quando il mio show andava in onda con grande successo, dalle 23.15 fino a mezzanotte, dopo Report e prima di Mannoni. Facevo oltre 900 mila spettatori. Lo scandalo è che non lo abbiano riproposto subito, nella stagione successiva». Poi sciorina i suoi meriti: «Hanno mai letto il mio curriculum? Ho 48 anni di carriera, sono colto e preparato, studio dalla mattina alla sera da quando ne ho 14. Ho recitato a Broadway, nel West End, in America, in Germania, sto producendo per la Rai il quarto film di Polanski e giro The Penitent , tratto da un’opera di David Mamet, suono il piano, canto, recito da Rostand a Shakespeare. E sono immacolato. Ho difeso le persone contro la cultura dello svergognamento. E chi ha voluto la legge contro la violenza sui bambini? Io. Chi ha istituito la Giornata contro la pedofilia e la pedopornografia? Sempre io».


Il caso Fazio

Ma Barbareschi reitera anche le minacce di querela: «Ho sei figli, quattro femmine, ho sempre difeso le donne da ogni violenza, che è una cosa orribile. Tutte. Non solo le attrici, una minoranza, ma le cassiere dei grandi magazzini, le impiegate, quelle che non conosce nessuno. Lavoro con trenta collaboratori e 20 sono donne. Sono pronto a querelare chiunque dica falsità sul mio conto». Ma fa anche un riferimento al caso di Fazio: «Se qualcuno dell’azienda mi chiama, ne parliamo. Non sono mica come certi che se ne vanno per scelta loro e fanno pure le vittime. Ho avuto spesso a che fare con le multinazionali americane, per chiudere un contratto ci vogliono mesi, è chiaro che la trattativa con Discovery era già in piedi da tempo».

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