Cosa è la laparotomia, l’intervento che dovrà fare Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma

Si fa in anestesia totale e prevede l’impianto di una protesi nell’addome

Papa Francesco si trova ricoverato al Policlinico Gemelli per un intervento di laparotomia e plastica della parete addominale – spiega una nota della Santa Sede – a causa di un «laparocele incarcerato». Il laparocele è un’ernia formatasi da una cicatrice creata da un precedente intervento. In questo caso si tratta di un’ernia sulla parete addominale, che può ingrandirsi o strozzarsi creando delle complicazioni. Il Pontefice fu operato nel luglio 2021 per una stenosi diverticolare sistematica del colon. Non solo, oltre a precedenti interventi all’addome cause scatenanti il laparocele sono l’età, il sovrappeso e le broncopneumopatie croniche ostruttive, causate dai tosse violenta. A marzo il Papa fu ricoverato, ricordiamolo, per una polmonite. Oggi la nota della Santa Sede riferisce di «sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti». Sarebbero i sintomi dati dal laparocele «incarcerato» ovvero la formula occlusiva che, se non curata, può portare a insufficienza respiratoria, vascolare venosa fino all’occlusione del intestino. La complicanza è abbastanza rara, ma l’intervento per risolverla è relativamente non complesso e prevede l’impianto di una protesi interna. La laparotomia prevista per il Pontefice si fa normalmente in anestesia generale, e consiste in una reincisione sulla cicatrice, quindi nel posizionamento di una rete biocompatibile che va a sostituire la parete muscolare dell’addome. La degenza di Papa Francesco durerà diversi giorni «per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale», si spiega. L’intervento non è complesso, ma data l’età (il Papa ha 86 anni) e le condizioni del paziente rimane comunque una operazione delicata.


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