Renzi ancora contro Schlein: «Cara Elly, devi portarmi rispetto. Governo autoritario? No, velleitario»

Le parole del leader di Italia Viva all’assemblea nazionale in corso a Napoli

«Cara Elly, quando avrai preso alle prossime elezioni europee il 41%, portando al Parlamento Ue persone come la giovane Elly Schlein che altrimenti ci andava solo in gita scolastica, quando avrai vinto 6mila comuni su 8mila, quando avrai ottenuto la possibilità di governare un paese costruendo leggi che, possono piacere o non piacere, ma hanno segnato la storia del Paese, allora io sarò disponibile a venire in tv, darti ragione e scegliere il tuo armocromista. Fino a quel momento, abbi rispetto». Sono le parole del leader di Italia Viva Matteo Renzi, in apertura dell’assemblea nazionale di Italia Viva in corso a Napoli. Parole che arrivano sulla scia delle frecciate già lanciate nei giorni scorsi dall’ex premier, che aveva bollato gli esponenti della «sinistra massimalista» come «perdenti anche nelle assemblee di condominio» dopo il flop alle Comunali. Una prima replica di Schelin era arrivata dagli studi di Cartabianca, quando la segretaria dem, commentando le accuse di Renzi, rispose: «Diciamo che prima devo ricostruire il condominio dopo che è passato lui…».


Renzi sul governo Meloni: «Sono indecisi su tutto»

Dal palco dell’assemblea nazionale, l’ex premier ha parlato anche del governo Meloni: «I media raccontano di un governo autoritario, ma di che? Questo non è un governo autoritario, è un governo velleitario, non è fascista, è indeciso a tutto. Non va esposto alla polemica europea come un governo che ci porta a una deriva autoritaria». E Renzi incalza: «Qui c’è un Paese fermo, che è totalmente immobile rispetto a scelte fondamentali, e c’è una classe dirigente di governo che si diceva pronta a cambiare tutto e che invece è incerta e in qualche modo inconcludente».


Renzi e la Rai: «Chi va via lo fa per il portafogli o per fare il capolista alle Europee»

Renzi tira bordate – senza citarli apertamente – anche a Fabio Fazio e a Lucia Annunziata, dopo la loro decisione di lasciare la Rai. Il primo per approdare dal prossimo autunno su Discovery, la seconda dimessasi in aperta polemica contro il governo Meloni e le nuove nomine dei vertici di Viale Mazzini. Solo ieri, la giornalista ha sostenuto che non c’è molta differenza tra Meloni e Renzi, dicendosi «scandalizzata» davanti alla prospettiva di avere un o una premier «eletto in modo diretto» che potrebbe trasformare la Tv pubblica in un nuovo “Istituto Luce”. A tal proposito, Renzi dal palco della convention ha dichiarato: «Chi se ne va dalla Rai ha tutto il diritto di farlo, ma non si può far pensare agli italiani che quello sia l’inizio di un percorso autoritario. Chi va via lo fa per il portafogli (riferendosi a Fazio, ndr) o per fare il capolista alle europee (riferendosi alle indiscrezioni sulla candidatura di Annunziata alle Europee 2024, ndr). Non è una scelta di cuore, è legata al portafoglio». E il leader di Italia Viva conclude: «Se da un lato in Italia c’è una destra inconcludente, immobile e per alcuni aspetti incapace, dall’altro c’è una sinistra che sta sbagliando risposta. Anziché incalzare sulla politica insiste sui santini, ma in Italia non c’è una piazza dei martiri. Se il centrosinistra ha voglia di tornare a fare politica abbandoni questi falsi argomenti tipici di un certo mainstream culturale e si metta a discutere di politica, se ne è capace».

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