«Il femminismo è di tuttə?»: il secondo incontro di Open Space su diritti, lotte e nuovi orizzonti

Michele Bravi, Pietro Turano, Mackda Ghebremariam Tesfau’, Sabrina Efionayi e Guglielmo Giannotta: ecco i nostri ospiti di questa sera all’Ostello Bello di Milano

«Il femminismo è di tuttə?». È questa la domanda su cui si interrogheranno gli ospiti della seconda puntata di Open Space: le lotte che costruiscono il futuro, in programma oggi, 14 giugno, alle 19 all’Ostello Bello di via Medici, 4 di Milano (potete seguire la diretta sul nostro canale Instagram). Assieme a loro proveremo a tracciare un percorso per comprendere nuovi orizzonti e nuove pratiche del femminismo. Un approccio alla rivendicazione dei diritti che punta a dare spazio non solo a coloro che subiscono a discriminazione di genere, ma anche alle discriminazioni legate al colore della pelle, alla provenienza geografica, alla classe sociale e alle disabilità. Con noi ci saranno Mackda Ghebremariam Tesfau, docente di Sociologia del razzismo e delle migrazioni all’Università di Padova; la scrittrice Sabrina Efionayi, autrice di Addio, a domani (Einaudi, 2022); Michele Bravi, cantautore, scrittore e attore; Pietro Turano, attore e attivista per i diritti lgbtqia+; e Guglielmo Giannotta, presidente di Acet e attivista per la comunità transgender. Dal razzismo al femminismo nero e i diritti delle comunità lgbtqia+, sono tanti i temi che verranno affrontati dai nostri ospiti Sfateremo il mito che il femminismo lotta in modo esclusivo per i diritti delle donne, e racconteremo quanto e come negli anni si sia allargato a tutte le identità emarginate e discriminate.


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