Era falso il lutto imposto per 7 giorni alle Camere. Ferme solo mercoledì per i funerali di Silvio Berlusconi – Il video

Dalla maternità surrogata ai decreti legge ecco tutto quel che è stato votato

Il Parlamento italiano si ferma sette giorni chiuso per lutto in memoria di Silvio Berlusconi. L’hanno detto leader politici nazionali, scritto e commentato prime firme di molte testate, conduttori di talk show televisivi e dai social è trasudata indignazione. “Solo per la morte di Mao”, aveva titolato uno dei primi quotidiani nazionali, attribuendo per altro la decisione al governo. Sarebbe stato effettivamente così. A una condizione: che quei sette giorni di lutto fossero veri e accertati. E invece nulla di più falso: il solo giorno in cui non si sono tenuti lavori parlamentari è stata la giornata di mercoledì 14 giugno, quella dei funerali di Berlusconi nel duomo di Milano.


Falso anche che sia stato il governo di Giorgia Meloni ad imporre lo stop ai lavori parlamentari. È stato il gruppo di Forza Italia a chiedere una sospensione dei lavori nelle giornate di martedì e mercoledì accordata all’unanimità alla Camera e al Senato per la sola giornata di mercoledì. A Montecitorio c’è stata seduta lunedì, e in quell’occasione l’ordine del giorno della sedute previste per martedì e mercoledì è stato spostato a quella di giovedì, regolarmente tenuta. Si sono svolti in entrambi i rami del Parlamento i lavori di commissione con voti talvolta necessari per l’iter di decreti legge. E un voto che ha spaccato in più commissioni sul ddl governativo che rende la maternità surrogata un reato universale. Ecco in dettaglio tutto quello che è avvenuto questa settimana a Palazzo, dove il lutto pieno è stato accolto solo nella giornata di mercoledì.


In Senato martedì si sono tenuti regolarmente i lavori di aula e proprio all’inizio è stata la facente funzioni di presidente, Maria Domenica Castellone (M5s), a chiedere un minuto di silenzio per commemorare il Cavaliere prima di annunciare cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi. «Onorevoli colleghi, come è noto», ha ricordato la Castellone, “ieri è venuto a mancare il senatore Silvio Berlusconi. La commemorazione ufficiale del senatore avrà luogo nella seduta di martedì 20 giugno, alle ore 15, ma invito oggi l’Assemblea ad osservare un minuto di raccoglimento in suo ricordo». Dopo il minuto di silenzio la Castellone ha proseguito: «La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi questa mattina, ha stabilito – in relazione ai funerali di Stato del senatore Berlusconi – di non tenere sedute di Assemblea nelle giornate di domani e di giovedì. Le Commissioni lavoreranno regolarmente giovedì 15 e venerdì 16 giugno». E così è accaduto.

Giovedì in giunta delle elezioni è toccato invece a Dario Franceschini aprire la seduta chiedendo un minuto di silenzio a commemorazione del Cavaliere per poi formalizzare la vacanza del suo seggio da senatore e la necessità di indire elezioni suppletive. Nelle commissioni riunite 1 e 10 sono stati annunciati e depositati tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno al decreto pubblica amministrazione del governo. In commissione affari costituzionali è proseguita la discussione sulla autonomia differenziata con interventi di tutti i gruppi alla presenza del ministro degli affari regionali Roberto Calderoli. Nella stessa commissione sono stati votati in sede redigente tutti gli emendamenti e gli articoli di una proposta di legge parlamentare per ripristinare la festività del 4 novembre come “Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate”. Il testo è vicino a diventare legge.

Anche la commissione Politiche Ue del Senato ha esaminato il decreto pa e votato 5 pareri favorevoli o con osservazioni ad altrettanti atti del governo. Si è riunita anche la commissione Bilancio dove il leghista Claudio Borghi ha illustrato la sua relazione sul decreto pa al termine della quale è stato votato a maggioranza un parere non ostativo. Poi lungo dibattito sul decreto lavoro, con interventi di tutti i gruppi, e per il M5s di Stefano Patuanelli. Il relatore Claudio Lotito ha ottenuto una relazione tecnica dal governo su un ddl parlamentare sulla protezione del diritto di autore sulle reti di comunicazione elettronica. Ottenutala, ha scritto e fatto votare un parere favorevole. Riunita pure la commissione Finanze con i lavori guidati dal leghista Massimo Garavaglia, e lì c’è stato un siparietto sulla autonomia regionale con Francesco Boccia che prima ha attaccato la Ragioneria generale dello Stato perché troppo seduta sui desiderata del governo e poi un suo compagno di partito, Gianclaudio Bressa sostenendo che la sua intesa sulla autonomia con i governatori di Lombardia ed Emilia Romagna era persino peggio di quella del governo attuale.

Riunita pure sempre in Senato la commissione affari sociali, sanità e lavoro che ha esaminato e votato tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno al decreto lavoro che ora passa in aula e dopo quell’esame andare alla Camera: i tempi sono stretti perché deve diventare legge prima del 4 luglio e non c’era spazio proprio per il lutto nazionale. Alla Camera invece è stata la presidente di turno Anna Ascani ad annunciare lunedì 12 giugno che dopo la morte di Berlusconi era arrivata la richiesta del gruppo di Forza Italia di sospendere le sedute di aula nelle giornate di martedì 13 e mercoledì 14 per permettere di andare a Milano alla camera ardente (all’epoca non ancora annunciata) e ai funerali. La richiesta è stata accolta da tutti i gruppi.

Giovedì si è tenuta regolarmente la seduta di aula a Montecitorio con la discussione di mozioni sugli importi delle pensioni minime e giovedì l’aula si è riunita per sentire le risposte del governo ad alcune interpellanze urgenti su Pnrr e payback sanitario. Giovedì si sono riunite anche quasi tutte le commissioni parlamentari discutendo a lungo (molti interventi della Pd Simona Bonafè) e votando emendamenti al decreto “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”. La commissione affari costituzionali ha approvato il parere favorevole scritto dalla FdI Augusta Montaruli al ddl che rende la maternità surrogata un reato universale. Ed è stato bocciato quindi il parere contrario che portava le firme di Riccardo Magi e fra gli altri di Elly Schlein. Parere favorevole anche dalla commissione affari sociali con l’astensione del gruppo di Italia Viva annunciata da Elena Bonetti visto che Matteo Renzi aveva dato libertà di coscienza ai suoi sul tema. In altre commissioni si sono svolte audizioni, mentre in commissione lavoro è iniziato con la relazione generale l’iter del decreto alluvioni.

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