Sommergibile Titan, il regista James Cameron: «Una tragedia per gli stessi errori del Titanic: hanno ignorato il pericolo»

«Il comandante del Titanic era stato avvertito dell’iceberg, ma era andato avanti. Stupefacente che, come nel 1912, tanti avvertimenti siano rimasti inascoltati»

«Sono colpito dalla somiglianza con il disastro del Titanic stesso, in cui il capitano è stato ripetutamente avvertito del ghiaccio davanti alla sua nave e tuttavia è entrato a tutta velocità in un campo di ghiaccio». Sono le parole di James Cameron, regista del film Titanic, commentando la tragedia del sommergibile Titan, in cui hanno perso la vita cinque persone. Cameron ha sottolineato che «è stupefacente che, come nel 1912, tanti avvertimenti siano rimasti inascoltati». La scorsa domenica, quando il sommergibile Titan è scomparso, Cameron si trovava su una nave e ha appreso la notizia solo il giorno seguente: «Ho sospettato immediatamente che potesse essere un disastro e ho sentito nelle mie ossa quel dolore». 


I pericoli per la sicurezza ignorati

«Ho chiamato subito alcuni dei miei contatti nel mondo dei sommergibili. Nel giro di circa un’ora ho appreso ciò che era successo. Erano in discesa. Erano a 3500 metri, diretti verso il fondo a 3800 metri. Sono andate perse la comunicazione e il segnale. E questo non succede se non c’è stato un evento estremo. Infatti la prima cosa che mi è venuta in mente è stata un’implosione», ricorda il regista. Il sottomarino di OceanGate, come osservato da Cameron, «si trovava esattamente sotto la sua ultima profondità e in una posizione nota: era esattamente dove l’hanno trovato». E facendo un parallelo con il Titanic, Cameron ha aggiunto: «Il comandante era stato avvertito dell’iceberg ma era andato avanti. Stupefacente che, come nel 1912, tanti avvertimenti siano rimasti inascoltati».


I licenziamenti

«Ora abbiamo un altro relitto che purtroppo si basa sugli stessi errori di non prestare attenzione agli avvertimenti. La compagnia OceanGate era stata avvertita dei pericoli», ha concluso. Già, perché nel marzo 2018 la Marine Technology Society (MTS) inviò una lettera a OceanGate in cui sottolineava che «l’attuale approccio sperimentale adottato da OceanGate potrebbe portare a esiti negativi, in una scala da minori a catastrofici». Ma non solo. Cameron, nel corso dell’intervista, ha sottolineato che diversi dipendenti di Oceangate, in passato, sono stati licenziati. Tra questi c’è anche David Lochridge, che in passato ha ricoperto il ruolo di direttore delle operazioni marittime della compagnia, e a seguito di diverse ispezioni ha sollevato diverse preoccupazioni per le operazioni, avvertendo OceanGate che vi sarebbero potuti essere problemi di sicurezza nelle operazioni già nel 2018.

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