No! L’uomo che ha aggredito una donna e una bambina in Francia non è un rifugiato

Si tratta di un 29enne senzatetto di nazionalità francese. La famiglia delle vittime ha contestato l’uso improprio del video per parlare di immigrazione

Circola un video dove un uomo aggredisce una donna e una bambina davanti alla porta di quella che sembra essere la loro abitazione. Gli utenti che condividono la scena hanno indicato l’uomo come “rifugiato” o “migrante” a causa del colore della sua pelle, sbagliandosi del tutto. La famiglia delle vittime, attraverso un comunicato, aveva contestato l’uso improprio del video per parlare di immigrazione.

Per chi ha fretta

  • L’uomo che aggredisce la donna e la bambina viene identificato come “migrante” o “rifugiato” per il colore della sua pelle.
  • L’aggressione è vera ed è stato arrestato, così come è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico.
  • Le autorità francesi affermano che l’uomo è di fatto francese, nato a Bordeaux nel 1993.
  • In un comunicato, la famiglia delle vittime ha condannato l’uso improprio del video per «evocare un’origine etnica o per giustificare riforme penali o migratorie».

Analisi

Ecco uno dei post dove viene condiviso il video:

GIORNATA MONDIALE dei RIFUGIATI

E come festeggiano, vi starete chiedendo, i rifugiati la loro giornata mondiale? Ognuno a suo modo, secondo la propria cultura e le proprie abitudini. Abdul Matumbo Barabba September, per esempio, regala caramelle alle nonne e alle loro nipotine che incontra.

Francia “migrante” africano aggredisce una donna e una bambina a Bordeaux. L’Europa sta diventando una cloaca a cielo aperto. L’aggressore è stato poi arrestato. L’uomo risulta noto per vari arresti passati, ma è sempre stato rilasciato senza essere espulso dal Paese.

Ecco un altro post di esempio pubblicato dalla pagina IlFuturoQuotidiano:

Francia, Bordeaux: Un migrante irregolare di origini africane ha aggredito una donna anziana con la sua nipotina, dopo essere entrato nel portone della loro abitazione

Il video ha suscitato un’ampia protesta pubblica. I media francesi hanno riferito che l’aggressore è stato arrestato. La questione dell’immigrazione incontrollata e’ ancora irrisolta in Europa.

Ne parla anche Il Giornale d’Italia pubblicando un articolo dal titolo «Nonna e nipote aggredite in Francia: migrante africano le scaraventa a terra con violenza e cerca di rapire la bambina» che viene condiviso via social da diversi utenti:

Non si tratta di un migrante/rifugiato

In un articolo del sito The European Conservative leggiamo che l’uomo viene identificato come Brahima. In un articolo di FranceTVinfo.fr leggiamo che si tratta di un 29enne senzatetto, nato a Bordeaux e di nazionalità francese.

Il video non è circolato soltanto in Italia con la narrazione del “migrante o” del “rifugiato”. L’uomo che ha aggredito la donna di 73 anni e sua nipote di 7 a Bordeaux lo scorso 19 giugno 2023 è nato in Francia. A riportarlo sono stati i colleghi di Reuters contattando Sébastien Baumert-Stortz, sostituto procuratore responsabile della Segreteria Generale del Tribunale Giudiziario di Bordeaux: «È totalmente francese». I colleghi riportano che l’uomo è nato nella stessa città il 12 luglio 1993 ed è attualmente ricoverato in un ospedale psichiatrico.

Il comunicato stampa della famiglia delle vittime

Come riportato da FranceTVinfo.fr, tramite l’avvocato Me Nadège Pain, i famigliari delle vittime hanno espresso la loro indignazione per «l’uso mediatico delle riprese senza l’esplicito consenso e senza il minimo rispetto per l’identità delle vittime o della loro vita privata». Inoltre, il comunicato riporta quanto ritengano «indecente l’uso di questa notizia per evocare un’origine etnica o per giustificare riforme penali o migratorie», in risposta ai protagonisti della politica francese che avevano citato l’accaduto per parlare di immigrazione.

Conclusioni

L’uomo che nel video aggredisce una donna e una bambina non risulta affatto un “migrante” o un “rifugiato” come affermano vari utenti tramite i social. Risulta di nazionalità francese, nato in Francia nel 1993 e a seguito dell’arresto è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico.

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