Sommergibile Titan, la squadra che ha trovato i detriti: «Tutto buio, poi le lamiere». E il capo missione si commuove

Le lacrime in conferenza stampa di Edward Cassano, Ceo del Pelagic Research Services: «Scusate, è stata un’emozione davvero intensa»

Edward Cassano ha la voce rotta quando racconta del momento in cui assieme al suo team ha trovato i detriti del sommergibile Titan. «Abbiamo provato un’emozione fortissima», racconta citato da AP. «In quel momento abbiamo capito che la nostra missione di salvataggio era diventata una missione di ricerca dei resti» aggiunge l’uomo, Ceo del Pelagic Research Services, spiegando come si sono svolte le operazioni per rinvenire il sommergibile, dopo che la sua compagnia era stata contattata da Ocean Gate lo scorso 18 giugno per chiedere di adoperare il veicolo marino Rov Odysseus 6K nella corsa contro il tempo per trovare l’equipaggio prima che finisse l’ossigeno.


Il rover di ricerca

La squadra di Cassano ha raggiunto l’esatto punto dell’Oceano Atlantico in cui il Titan aveva iniziato a discendere alla volta del Titanic. In appena 90 minuti, il Rov è sceso sul fondale marino, ha spiegato l’uomo in una conferenza stampa tenuta venerdì scorso presso la sede centrale della compagnia a Buffalo. Pochi istanti dopo aver toccato il fondale, le telecamere ad alta definizione erano accese e scandagliavano il buio del mare alla ricerca del sommergibili. Sugli schermi in superficie, però, il quadro dipinto era drammatico. Lastre metalliche accartocciate e nessuna traccia di esseri umani. Attorno ai Pelagic Research Services c’erano un’altra decina di navi e un velivolo a sorvolare la zona.


La profondità

Tra queste c’era anche Deep Energy, una nave adoperata per posare cavi e tubi sul fondale oceanico. Da questa era partito un altro ribot di ricerca, che però, per questioni tecniche, aveva dovuto fermarsi a 2.700 metri di profondità, mente i detriti del Titan sono stati rinvenuti a 3.810 metri di profondità. Dopo aver trovato i resti del sommergibile, il team di Cassano ha proseguito le ricerche per altre 24 ore, senza trovare altro. È stato sempre il loro rover a riportare a galla i resti del natante di Ocean Gate nella cui implosione – questa al momento l’ipotesi più accreditata – sono morte cinque persone.

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