Ammessa dal Tar alla maturità con 5 insufficienze: i prof la bocciano all’orale

La ragazza si è presentata alla prova con avvocati e genitori in corridoio, ma sembra non aver intimorito i docenti

Nonostante le 5 insufficienze registrate alla fine dell’anno scolastico, era riuscita ad essere ammessa con riserva all’esame di maturità grazie a una sentenza del Tar di Trento. E così ieri, 10 luglio, la studentessa del liceo Leonardo Da Vinci di Trento ha svolto la prova orale. Ma è stata bocciata. La decisione è stata presa dalla commissione dopo quasi sei ore di scrutini, nonostante la ragazza si fosse presentata con avvocati e genitori in corridoio. Oltre a loro, ad assistere all’esame c’era anche un gruppo di insegnanti che hanno deciso di esserci «per far sentire ai docenti della commissione il nostro appoggio, su di loro c’è una certa pressione». Gli altri compagni di scuola hanno concluso l’esame già la settimana scorsa. La studentessa era risultata insufficiente in fisica, scienze, diritto, matematica e italiano. E aveva deciso di presentare ricorso facendo leva sul fatto che l’istituto Da Vinci non aveva mai provveduto a organizzare corsi di recupero per le materie in cui la giovane è risultata insufficiente.


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