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Padova, la ricostruzione della sparatoria in cui è morto Haxhi Collaku: «Aveva un coltello»

15 Luglio 2023 - 07:38 Redazione
padova sparatoria haxhi collaku ricostruzione
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Dopo l'investimento l'uomo si è avvicinato al militare. A quel punto il collega ha sparato

Si chiamava Haxhi Collaku, era cittadino albanese e aveva 55 anni lo stalker morto in ospedale dopo aver investito un carabiniere ed essere stato colpito dal collega. Quando sono arrivati, i militari volevano annotare la sua presenza e far valere il divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex moglie. Per poi denunciarlo. Ma Collaku li ha investiti con il suo furgone. Poi si è avventato con il coltello contro uno di loro. Alla fine quattro colpi sparati dalla pistola d’ordinanza del collega hanno concluso la scena da Far West a Padova. I fatti si sono svolti in via Castelfidardo poco dopo le 14 del pomeriggio. Il 55 enne si era fermato con il suo furgoncino sotto casa della sua ex. A quel punto la figlia minorenne ha chiamato il 112. La moglie aveva denunciato violenze e minacce. Il questore di Padova aveva emanato un ammonimento nei suoi confronti.

Le minacce

L’uomo aveva un passato da insegnante di matematica in Albania. Quando sono arrivati i carabinieri non sembrava agitato. Dopo averlo identificato i due lo hanno invitato ad andarsene. Collaku dapprima era rientrato in auto. Poi ha premuto l’acceleratore per scagliarsi contro la pattuglia. Dopo l’impatto è sceso dall’auto con un coltello. Lo aveva nascosto nel cruscotto. L’uomo si è avvicinato al militare. A quel punto il collega ha sparato i quattro colpi. Poi sono arrivate le ambulanze. Che hanno caricato anche il collega, che aveva fratture alle gambe. Trasportato in ospedale, il cittadino albanese è deceduto poco dopo. Ora la procura dovrà ricostruire l’esatta dinamica dei fatti ascoltando le testimonianze. Il militare investito è tuttora ricoverato per le lesioni. Il comandante dei carabinieri di Padova Gaetano La Rocca sottolinea: «Secondo i primi accertamenti le procedure adottate dai nostri militari sono state impeccabili. E completamente aderenti ai nostri documenti d’azione».

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