Sciopero aerei, quasi mille voli cancellati e scali semideserti. Il Codacons annuncia un esposto per interruzione di pubblico servizio

Pochi disagi e zero file nei principali aeroporti italiani: il sistema di allerta preventiva ai passeggeri sembra aver funzionato

Quasi mille voli cancellati, vacanze ritardate, ma nessuna fila chilometrica ai check in. Questo il bilancio del sabato nero negli aeroporti italiani, dove allo sciopero del personale di terra, che ha registrato un’adesione fino al 100%, si è aggiunto anche quello dei piloti di Malta Air e di Vueling. L’agitazione, che riguarda i servizi di handling e di check-in, è iniziata alle 10 di sabato 15 luglio ed è terminata alle ore 18. Ad incrociare le braccia nelle stesse ore sono anche piloti e assistenti di volo della compagnia spagnola Vueling, e dalle 12 alle 16 anche i piloti di Malta Air, che vola (su Malta e non solo) per conto di Ryanair. Tanto a Malpensa quanto a Fiumicino, sembra aver funzionato il sistema «preventivo» di allerta messo in atto dalle compagnie aeree, che hanno avvertito via mail, sms o notifiche i passeggeri dei voli che sarebbero saltati. Risultato: nessuna fila ai banchi del check-in di viaggiatori rimasti a terra senza preavviso. Chi non ha potuto spostare la partenza è stato, come si dice in gergo, «riprotetto» sui primi voli utili, operati in alcuni casi con aerei più capienti per recuperare il monte passeggeri accumulato dalle compagnie. Tra gli aeroporti maggiori, quello di Roma-Fiumicino, dove i voli annullati preventivamente dalle compagnie aeree sono stati circa 200 tra arrivi e partenze nazionali e internazionali. A Milano 150, a Napoli 118 e a Venezia 101. A fine giornata il conto complessivo in Italia oscilla tra gli 800 e i 1000 arei non partiti. Ita Airways, che aveva cancellato 133 tratte, già da giorni aveva pronto un piano per riproteggere in giornata il 40% dei passeggeri coinvolti.


Le minacce del Codacons e di Salvini

Nonostante lo scarso impatto, almeno sin qui, sui piani di viaggio dei passeggeri, il Codacons ha già annunciato l’intenzione di presentare un esposto alle Procure ed alla Corte dei Conti con l’accusa ai danni di chi ha promosso lo sciopero di interruzione di servizio pubblico e danni per centinaia di milioni. Lo stesso ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini questa mattina aveva tuonato contro gli organizzatori dell’agitazione: «Nessuno mette in dubbio il diritto allo sciopero, anzi appoggio le giuste richieste dei lavoratori inascoltate da anni, lavoro perché le trattative continuino: ma non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri. Faccio appello al buon senso. Ma se non prevarrà, sono pronto a intervenire come ho già fatto per evitare il blocco totale dei treni». Per il momento, non sembra esserci necessità di alcun suo intervento.


Leggi anche: