La laurea “sostenibile” dell’influencer Giorgia Pagliuca: vestito riciclato, fiori secchi e tesi con copertina in sughero

La25enne, laureata in Food Innovation & Management presso l’Università di Bra, ha deciso di adottare tre accorgimenti per rendere più “green” il giorno della laurea

Un vestito verde già usato in altre cerimonie, un piccolo bouquet di fiori secchi e una copertina della tesi di laurea in sughero. Tre piccoli accorgimenti “sostenibili” che la 25enne influencer Giorgia Pagliuca ha deciso di mettere in pratica durante la sua discussione della tesi di laurea in Food Innovation & Management presso l’Università di Bra. La giovane si è presentata davanti alla commissione, così come davanti ai suoi 35mila follower, con un’idea: la “laurea sostenibile”. In cosa consiste? Come spiegato in un’intervista all’edizione torinese del Corriere della Sera: «Il primo pensiero è stato riutilizzare il vestito delle altre lauree, un abito per me molto carino. L’ho preso da un’artigiana, fatto completamente in lino». Ma non solo. Al posto dei fiori freschi, che nell’arco di poco tempo sarebbero andati a male, ha optato per un bouquet di fiori secchi. Ma un tocco green l’ha usato anche nella tesi di laurea vera e propria. La copertina dell’elaborato «l’ho fatta realizzare completamente con materiale riciclato, in una copisteria della città – spiega -, sono passata a ritirarla con i miei genitori perché non volevo ulteriori emissioni. Il tutto è stato rigorosamente rilegato a mano, la copertina era in sughero». Una scelta che ha colpito i suoi follower: «In tanti non sapevano di poterlo fare, altrimenti magari mi avrebbero imitato», dice la giovane. E ancora: «Il tema della consapevolezza ambientale è ormai vario e la difficoltà di vivere in un contesto come quello che stiamo vivendo è palpabile. Ecco perché ho voluto rispondere attivandomi in primis, provando a modificare tutti quegli atteggiamenti definiti insostenibili. Sono tre semplici esempi, ma possono essere presi a modello. E qualcuno, la prossima volta, certamente ci penserà». 


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