“Donzella svampita”: lo scherzo di una commessa della Rinascente di Milano finisce con una multa da 300 mila euro

La lite con la cliente e la nuova emissione della fidelity card portano il Garante all’intervento

Nome e cognome? Donzella Svampita. Una commessa della Rinascente di Milano ha compilato così una fidelity card per una cliente particolarmente pignola dopo un battibecco in negozio. E alla fine della storia la catena di negozi ha dovuto pagare 300 mila euro di danni. Il nomignolo che la dipendente dei grandi magazzini di piazza Duomo a Milano le ha affibbiato costituisce infatti una violazione della privacy. La cliente ha ricevuto una mail automatica che l’ha informata del cambio di identità e ha mandato tutto al Garante. Che ha scoperto l’annullamento della precedente tessera e l’emissione di quella nuova. Ma l’autorità ha anche scoperto che nell’informativa sulla privacy non si specificavano i tempi di conservazione dei dati per finalità di marketing. E allora, racconta oggi Il Messaggero, il Garante ha passato al setaccio i 2,8 milioni di Fidelity Card della Rinascente. Scoprendo anche che l’azienda condivideva con Facebook i dati personali dei clienti a loro insaputa. Il Garante ha così multato Rinascente per 300 mila euro.


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