Genova, gli operai in sciopero per due ore di aria condizionata

Succede a Chiavari. L’azienda Hi-Lex: immotivato

Gli operai dello stabilimento Hi-Lex di Chiavari sono in sciopero per l’aria condizionata. Nella cittadina in provincia di Genova la mobilitazione è scattata giovedì 20 luglio. La rappresentanza sindacale ha chiesto all’azienda di prolungare l’accensione dell’impianto di condizionamento di un’ora nel pomeriggio. La direzione ha detto di no. Ricordando che il refrigeramento è acceso a 26 gradi per dieci ore al giorno. A quel punto è arrivata l’astensione dal lavoro. Replicata anche ieri. «L’Italia è sotto un ciclone di origine africana che ha portato un’ondata di caldo insopportabile sulla nostra penisola», dice una nota di Fiom Cgil ripresa da La Stampa. Fiom stigmatizza il comportamento della direzione aziendale e ritiene che strida «con l’immagine di modernità che la stessa azienda tende spesso a divulgare».


La replica

La replica dell’azienda: «Il diniego è legato a un’ulteriore richiesta di proroga di due ore del tempo di accensione dell’impianto nell’orario serale fino alle 21. Una richiesta, ritenuta ingiustificata, che provocherebbe uno spreco inutile di energia ed emissioni immotivate. In piena antitesi con il processo di sostenibilità e riduzione degli sprechi avviato. In ogni caso l’azienda, a fronte della domanda della Rsu, si è resa disponibile a fare verifiche congiunte con i delegati, al fine di avere un riscontro oggettivo ed eventualmente considerare ulteriori cambiamenti nella pianificazione dell’accensione dell’aria condizionata. La proposta, però, è stata inspiegabilmente rifiutata».


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