«Un crimine premeditato». Così, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, descrive l’uccisione del corrispondente di Ria Novosti, Rostislav Zhuravlev, a Zaporizhzhia. Il reporter di guerra, secondo l’agenzia di stampa russa, sarebbe morto per le ferite riportate a seguito dell’esplosione di una bomba a grappolo. Ipotesi, questa, ribadita dal ministero della Difesa di Mosca che accusa Kiev di aver «inferto un colpo a un gruppo di giornalisti con munizioni a grappolo». Oltre all’uccisione di Zhuravlev, anche il fotoreporter di Ria Novosti, Konstantin Mikhalchevsky, è rimasto ferito nell’attacco. Mentre il corrispondente fotografico di Izvestiya, Roman Polskov e il cameraman, Dmitriy Shikov «sono rimasti feriti quando i militari ucraini hanno sparato contro loro. Il giornalista ha riportato la rottura di una gamba e ferite da schegge all’addome e alla schiena. Il cameraman ha riportato una frattura delle ossa dell’anca», ha riferito il direttore generale dell’agenzia di stampa Rossiya Segodnya. Per Zakharova l’attacco al gruppo di giornalisti non sarebbe «avvenuto per caso», dice la funzionaria del Cremlino, alludendo alla possibilità che «le strutture internazionali preferiranno, come in passato, chiudere un occhio su questo crimine efferato». E poi ancora: «I responsabili del brutale massacro saranno puniti, così come coloro che hanno fornito munizioni a grappolo a Kiev che condividono la piena responsabilità», ha concluso.
Fotografo di “Deutsche Welle” ferito da bombe a grappolo russe
Nel frattempo, un fotografo che lavora per il giornale tedesco Deutsche Welle, Eugene Shilko, è stato ferito in un attacco russo con bombe a grappolo nel Donetsk. Lo ha reso noto il media tedesco su Telegram. Shilko era nella città di Druzhkovka, nel distretto di Kramatorsk, a 23 chilometri dalla linea del fronte. Le sue condizioni sono stabili. Nell’attacco un ufficiale ucraino sarebbe stato ucciso, mentre diversi altri sarebbero rimasti gravemente feriti.
Immagine copertina: RIA NOVOSTI/Rostyslav Zhuravlev
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